Arno Rossini: «A Berna hanno creduto di aver già vinto il titolo…»
«Servette galvanizzato, per l’YB determinante la sfida di domenica al Basilea».
BERNA - Quattro sconfitte in sei partite, rimediate in poco più di due settimane, hanno reso complicata la stagione dello Young Boys. Europa League, Coppa Svizzera, campionato: fino a metà febbraio i gialloneri erano in corsa su tre fronti. Ora invece hanno un solo obiettivo al quale puntare: quel titolo in Super League che non sembra più troppo scontato.
Vista la situazione, nella Capitale hanno pensato bene di allontanare Raphaël Wicky, sperando così di ripartire.
«Wicky ha sicuramente commesso degli errori - ha spiegato Arno Rossini - La situazione si è però complicata per colpa della società. Per prima cosa, pur non avendo bisogno di soldi visto quanto fatto in Champions, a gennaio a Berna hanno lasciato partire troppi giocatori. Hanno creduto di aver già vinto il titolo, sono stati presuntuosi. Poi hanno “scelto” di arrivare a questo punto della stagione con un allenatore in scadenza di contratto. E questo è uno sbaglio enorme. Così facendo, finché le cose vanno bene non ci sono problemi, alle prime difficoltà il tecnico perde però credibilità davanti ai giocatori e farsi seguire diventa impossibile».
Piangere sul latte versato è tuttavia, a questo punto, inutile.
«Vero, a Berna devono solo pensare a lavorare sodo. Per cercare di superare il momento difficile, gli ex giocatori in società devono supportare il gruppo, fare quadrato».
In classifica il Servette è distante un solo punto ed è in grande forma, fisica e mentale.
«A Ginevra sono galvanizzati. Hanno capito di avere realmente la possibilità di vincere il campionato. E non molleranno. L’YB è ancora il mio favorito, ma deve ripartire in fretta e per questo credo che la partita di domenica contro il Basilea possa già essere determinante. Non a livello aritmetico, ma per capire se il cambio di allenatore ha dato la scossa».
Contro il Servette, quest'anno il Lugano ha giocato alla pari. Ciò significa che nel prossimo futuro, dalla prossima stagione, può pensare di puntare al titolo?
«La rosa dei bianconeri è importante, lo dico da tempo. In più, con il suo lavoro, Mattia Croci-Torti sta riuscendo a esaltare le qualità dei singoli, oltre ad aver dato un'identità precisa e grande compattezza al gruppo. Le tre vittorie in una settimana tra Zurigo, la coppa con il Basilea e Lucerna non le fai se non sei una grande squadra. Non rimonti tre volte l’YB se non hai un carattere incredibile. Tutto ciò mi fa pensare che, se il progetto nato a Cornaredo continuerà, il Lugano potrà essere ambizioso. Questo non significa che a luglio ripartirà da grande favorito ma che, visto che la distanza dallo Young Boys si è notevolmente ridotta, potrà anche permettersi di sognare».