Arno Rossini: «Questo Bayer Leverkusen potrebbe anche far saltare il banco in Europa»
Nel weekend, a Leverkusen potrebbero festeggiare il titolo.
LEVERKUSEN - Domenica prossima, riuscisse a vincere in casa contro il Werder Brema, il Bayer Leverkusen si laureerebbe campione di Germania. E se proprio con i biancoverdi dovesse andare male, i Leoni dovrebbero solamente pazientare: con sedici punti di vantaggio sulla coppia Bayern Monaco-Stoccarda a sei giornate dalla bandiera a scacchi, il loro trionfo è infatti ormai certo.
Quella compiuta dai rossoneri è una vera e propria impresa. Sesti lo scorso anno, staccati di 21 punti dalla vetta, senza fare una rivoluzione ma con pochi innesti mirati hanno infatti reso imbattibile una squadra prima solo buona.
«Imbattibile è la parola esatta - è intervenuto Arno Rossini - fin qui il Bayer ha messo insieme 24 vittorie e 4 pareggi. Nessuna sconfitta. Nessun passo falso. Il percorso è stato incredibile, oltre che da applausi».
Si guardano i numeri e vengono dubbi. La scorsa stagione i rossoneri hanno chiuso con 57 reti fatte e 49 subite. In estate hanno acquistato praticamente solo attaccanti e come risultato… hanno blindato la difesa.
«Fino a questo punto hanno incassato appena 19 gol. Si può dire quello che si vuole ma il segreto del loro successo sta quasi tutto in quel numero».
Quasi.
«Via Diaby, andato all’Aston Villa, i dirigenti tedeschi hanno ingaggiato Boniface, Tella e Hofmann, che in attacco stanno facendo molto bene. Il vero colpo è però stato l’acquisto di Xhaka. Granit sta semplicemente giocando la miglior stagione della carriera».
Il singolo è importante ma vince la squadra.
«È vero, ma l’impatto che ha avuto lo svizzero sul gioco del Bayer è incredibile. Xabi Alonso, con il quale credo abbia un gran feeling, lo ha messo in mezzo al campo, spostandolo dal ruolo di mezzala destra ricoperto all’Arsenal. Così Granit è forse meno pericoloso offensivamente, riesce però a orchestrare perfettamente il gioco. Ha dato equilibrio a tutta la squadra».
La difesa blindata parte da lui?
«Uno dei punti di forza a Leverkusen è l’aggressività con la quale tutti, attaccanti per primi, vanno a recuperare palla nella Zona 2, a metà campo insomma. Gli avversari quasi nemmeno arrivano all'area. E tornati in possesso della palla, Xhaka è poi bravissimo a dettare i tempi e, con quegli attaccanti tanto rapidi, a far ripartire il gioco».
Tra acquisti e cessioni, in estate il Bayern se l’è cavata con un disavanzo di 12 milioni. Nulla, nel calcio ultramilionario d’Europa.
«Stanno lavorando bene, facendo crescere giovani del Settore giovanile e, dove c’è necessità, facendo acquisti giusti. Per lo stile di gioco, la velocità con la quale ripartono, la difesa solida… i rossoneri mi ricordano molto il Liverpool di qualche anno fa, quello che vinse la Champions League».
Coppa nella quale i tedeschi l’anno prossimo andranno a caccia.
«Xabi Alonso ha detto che rimarrà. Lui, con il suo gioco sempre propositivo, tra i grandi d’Europa potrebbe anche far saltare il banco. Il Bayer Leverkusen, questo Bayer Leverkusen darà molto fastidio».