SUPER LEAGUECroci-Torti ci crede: «Ma dobbiamo rimanere umili»

LUGANO - Il Lugano della lunga serie positiva, il Lugano del pari di Winterthur, il Lugano del terzo posto della classifica... ripartirà sabato sera quando, per la 32esima giornata di Super League, sarà ospite del Grasshopper. Determinati a non levare il piede dall’acceleratore - poi si vedrà che succederà - i bianconeri scenderanno in campo (ore 18) contro una squadra in crisi e in confusione, che nella speranza di risollevarsi in panchina ha chiamato la vecchia volpe Marco Schällibaum.

«Non è la prima volta che lo affronto, speriamo finisca come l’ultima. Scherzi a parte, con Marco ho un ottimo rapporto perché prima che essere un allenatore combattivo e che parla ai suoi giocatori con il cuore, è una persona splendida con il quale ho passato un bel periodo. Ci sentiamo spesso, lui è il primo a mandare dei messaggi per i complimenti come io con lui per i suoi successi che non sono pochi: una promozione con l’Yverdon, una con il Bellinzona... È un mister al quale si deve stare attenti: in questa fase della sua vita è un leone ferito per come è andata all’Yverdon. Conoscendolo sarà molto carico per la partita di domani».

Dopo un cambio è sempre dura.
«Tecnicamente e tatticamente mi aspetto una squadra che all’inizio avrà una reazione. Ma il Grasshopper, credetemi, non è una brutta squadra. A noi ha concesso un punto su sei disponibili. Non dobbiamo peccare di arroganza e supponenza ma rimanere umili. Giocheranno di pancia: quando arriva un allenatore nuovo, tutti vogliono fare il massimo, è una legge del calcio. A noi ancora manca una vittoria con il GC, e se devo avere rammarichi… sono proprio i punti persi contro di loro: partite dominate ma che non siamo riusciti a vincere».

Con la squadra in gran forma, hai lavorato sulla possibile stanchezza mentale?
«Abbiamo cercato di mantenere alta l’attenzione e la concentrazione. Abbiamo cercato di far capire ai ragazzi che abbiamo fatto qualcosa di importante ma alla fine non abbiamo fatto ancora niente. Martedì e mercoledì sono stati allenamenti importanti, adesso i ragazzi vogliono giocare tutti ed è bello così. È bello che tutti diano un pizzico in più di quello che hanno. Per accelerare nel weekend dobbiamo lavorare forte anche in settimana».

In difesa mancherà Hajrizi.
«Mancherà sicuramente tanto, come sono mancati tanti giocatori fino adesso. Quando un calciatore non c’è, è sempre un peccato. Hajrizi in questi anni è cresciuto molto anche sotto l’aspetto caratteriale. Ma abbiamo altri ragazzi che possono fare bene. Spiace a livello umano per giocatori così, che finora hanno dato tutto».

Doumbia giocherà in mezzo, giocherà dietro…
«Doumbia è un centrocampista centrale che vedo meglio a… centrocampo. Arrivava però da un lungo periodo di inattività e da un brutto infortunio: per quello, lui che è comunque un jolly, ha giocato dietro, in quel ruolo meno dispendioso».

Guardando cosa stanno facendo Young Boys e Servette, quello di Winterthur è da considerare un buon punto?
«Un grandissimo punto. Per me era importante cosa facevamo nella settimana inglese; e con sette punti in tre partite siamo stati i migliori. A volte bisogna incassare dei pareggi e trasformarli in positivo. Per quel che riguarda il Winterthur… degli ultimi dieci incontri abbiamo meritato di vincerne nove. Sabato il Winterthur ha fatto una grande partita e ha meritato di pareggiare. Bravo comunque il Lugano che ha fatto un pari dove in pochi sono riusciti a fare bene».

Weiler è secondo con il Servette ma non parla di titolo. Croci-Torti è terzo e lo fa.
«Perché io ci credo, lui forse no. Io non devo mai essere disonesto con i miei ragazzi. Siamo in un trend positivo, abbiamo ancora lo scontro diretto: se vinciamo tutte le partite vinciamo il titolo, questo è sicuro. So che è difficilissimo. Abbiamo poche possibilità? Ce le giocheremo tutte. Ci proveremo fino in fondo: questo devo trasmettere alla squadra».