Xherdan Shaqiri si è espresso a due giorni dall'esordio a Euro 2024, nel mirino anche i vertici societari dei Chicago Fire
Stevn Zuber ancora in disparte, potrebbe tornare in gruppo domani
STOCCARDA - A due giorni dalla sfida d'esordio con l'Ungheria si è espresso in conferenza stampa Xherdan Shaqiri, uno dei giocatori più chiacchierati della Svizzera. Nell'occasione, il calciatore ha lanciato qualche frecciatina anche ai vertici societari dei Chicago Fire (sua attuale squadra), nella fattispecie a Georg Heitz.
«I 90 minuti? Ogni giocatore arriva in Nazionale con l'obiettivo di giocare - le parole espresse dal 32enne - Non c’è un ruolo concordato, è l’allenatore che decide chi gioca e come giochiamo tatticamente. Non esiste alcun accordo, ma io e Murat comunichiamo frequentemente e, anche se dovessi partire dalla panchina, darei il massimo. Il mio ruolo, oggi, è anche quello di aiutare i più giovani. Ciascun giocatore deve accettare le decisioni dell'allenatore, me compreso. Vogliamo realizzare grandi cose, qualunque sia il ruolo che ricopro».
Questo sarà il settimo torneo con la casacca rossocrociata: «Finché il mio fisco reggerà sarò qui. Giocherò finché una mattina mi alzo e mi rendo conto che non più voglia. Ma oggi ho una gran voglia. È il mio settimo torneo, mi sto divertendo molto».
A proposito del collega Granit Xhaka... «Spero che il suo incredibile stato di forma possa tornare utile anche alla Nazionale. Ha avuto una grande stagione e sono davvero felice che finalmente il Leverkusen abbia vinto il campionato. Ricordo il mio primo titolo con il Bayern, è stato straordinario. I tifosi in Germania sono pazzi per il calcio. Granit, dopo una stagione del genere, ha acquisito ulteriore fiducia in sé stesso. Ma qui le cose sono diverse, la pressione è ancora più forte su di lui».
Ungheria, cliente pericoloso: «La squadra è sottovalutata e si è qualificata più volte per i grandi appuntamenti. Non dobbiamo sottovalutarli, hanno buoni giocatori. È una squadra difficile con cui giocare, sarà una grande lotta. Non ci sono favoriti in partite come questa, ma conosciamo i nostri punti di forza: se li mettiamo in campo abbiamo buone possibilità di vincere la partita. Ma può anche andare diversamente... Ad ogni modo, dopo la crescita degli ultimi anni e le semifinali sfiorate nel 2021, spero che la Svizzera un giorno possa alzare al cielo un trofeo».
Sulla sua stagione con i Chicago Fire: «Le mie ambizioni a Chicago erano diverse, volevo portare la squadra ai playoff, ma non avevamo gli strumenti giusti per farlo. Il prossimo obiettivo è sicuramente quello di riprovare a raggiungerli. Ad ogni modo, non sempre a Chicago sono state prese le decisioni giuste: spero che la dirigenza impari dai propri errori e bisogna anche chiedere a Georg Heitz se negli ultimi anni sono stati acquistati i giocatori giusti. Il mio futuro? Mi piacerebbe tornare in Europa, ma vedremo».
A inizio conferenza è stato annunciato che Steven Zuber anche oggi si allenerà da solo, ma che domani dovrebbe aggregarsi al gruppo.