L'avvocato Brenno Canevascini sul passaporto vaccinale: «Dal profilo giuridico non credo ci siano problemi».
La particolarità della Valascia: «Quella leventinese, contrariamente alle altre in Svizzera, è una struttura privata e in quanto tale potrebbe adottare le regole che vuole».
LUGANO - “A Cornaredo, alla Valascia, alla Cornèr Arena, ma anche al cinema o a un concerto solo se vaccinati”. Sarà la prassi del futuro per poter partecipare alle partite e in generale ai grandi eventi? In queste settimane sentiamo spesso parlare di passaporto vaccinale, documento che potrebbe diventare parte di noi nei prossimi anni. C'è chi teme che adottando tale misura possa venir messa in discussione la libertà individuale delle persone. Altri, invece, sono convintissimi che tale misura sia imprescindibile per poter ripartire a pieno regime.
«Dal punto di vista personale sono favorevole alla misura - è intervenuto l’Avvocato Brenno Canevascini - Vista la situazione con la quale stiamo convivendo da oltre un anno penso sarebbe un documento importante per evitare tutte le altre scartoffie conosciute durante i mesi di pandemia. Un documento del genere andrebbe a semplificare la vita di tutti i giorni a tutta la collettività».
...e dal punto di vista legale com'è la situazione? Non andrebbe a minare la tanto discussa libertà individuale?
«Da un profilo giuridico non credo ci siano dei problemi per attuare questa misura. Già in alcune strutture, o addirittura in alcuni posti di lavoro, è consentito l’accesso esclusivamente alle persone vaccinate. Non credo andrebbe a minare la libertà personale, anche perché è legato a una misura ben precisa. Una persona non vaccinata potrebbe rappresentare un potenziale pericolo per la salute degli altri».
Tanti paesi sembrano orientati sul sì, altri sono più scettici...
«Bisognerebbe vedere dal profilo del diritto internazionale se l'Unione Europea abbia il potere di poter imporre a tutti gli stati membri l'obbligo. È chiaro che il passaporto vaccinale avrebbe senso soltanto se tutti i Paesi lo adottassero. Dev'esserci un certo coordinamento, altrimenti - come detto - il senso cadrebbe...».
Curiosità: a livello sportivo, la Valascia potrebbe essere l'unico impianto elvetico ad avere la possibilità di fare ciò che vuole...
«Esattamente. Quella leventinese, contrariamente alle altre in Svizzera, è una struttura privata e in quanto tale potrebbe adottare le regole che vuole. Ognuno, infatti, a casa propria è libero di far entrare chi vuole. Alla Valascia potrebbero dire: “Questa sera tutte le persone con gli occhiali non entrano”. Chiaramente questo è un esempio estremo, ma è per far capire la situazione».