Fischer e Loeffel hanno commentato il ko contro la Germania: «Avevamo grandi ambizioni e invece torniamo a casa domani».
In collaborazione con Ugo Morselli.
Nella serata odierna - giovedì 3 giugno - la Nazionale svizzera di hockey è stata malamente sconfitta ai rigori dalla Germania e saluta così i Mondiali di Riga (3-2).
C'è molto rammarico fra le fila dei rossocrociati, i quali conducevano 2-1 fino al 38', dopodiché hanno incassato il pareggio a 44 secondi dalla fine dell'incontro. «Nell'ultimo terzo abbiamo concesso troppo facilmente la linea rossa e anche quella blu ai nostri avversari», ha analizzato l'head-coach elvetico Patrick Fischer. «Abbiamo cercato di spingere e ho cercato di dire di giocare più alti, ma non ce l'abbiamo fatta, è come se la squadra abbia avuto un blocco. Alla fine la Germania ha beneficiato di troppi spazi e ci ha punito. Fa molto male perché abbiamo incassato ancora una volta il pareggio all'ultimo minuto. Oltre a questo abbiamo anche avuto un paio di buone occasioni per siglare il 3-1, ma non è successo. Nelle altre partite ci eravamo finora sempre comportati bene negli ultimi 10 minuti di gioco, oggi invece siamo stati troppo passivi».
Dello stesso avviso (ovviamente) anche il difensore del Lugano Romain Loeffel. «Sapevamo dall'inizio che non sarebbe stato facile», ha concluso il bianconero. «Chiaramente potevamo segnare di più, ma essendo in vantaggio 2-0 per gran parte della gara i presupposti per vincere c'erano tutti. In ogni caso sono dell'idea che abbiamo disputato una buona partita dall'inizio alla fine, ma i tedeschi hanno chiuso bene gli spazi. È stato davvero brutto prendere un gol a 44 secondi dalla fine e fa malissimo perdere così. Avevamo grandi ambizioni e invece torniamo a casa domani».