Christian Marti ha parlato a margine del ko maturato dalla Svizzera contro la Germania (1-3): «Non si può prendere gol in short-handed».
Anche Nino Niederreiter si è espresso in merito alla battuta d'arresto della Nazionale: «Ci siamo resi protagonisti di una bruttissima prestazione».
RIGA - La Svizzera non ce l'ha fatta e ancora una volta è uscita allo stadio dei quarti di finale della Coppa del Mondo.
Gli uomini di Fischer si sono inchinati alla Germania - la quale si è imposta con il punteggio di 3-1 - nonostante sulla carta fossero superiori ai tedeschi. Gli elvetici avevano infatti avuto il merito di cogliere il primo posto nel Gruppo B, mentre nell'altro girone i teutonici avevano staccato il pass per il turno successivo in extremis, piazzandosi in quarta posizione. «Non so cosa sia successo, non ne ho proprio idea», ha analizzato a SRF Christian Marti dopo il match. «Siamo venuti a Riga, abbiamo disputato una buona fase a gironi trovando anche un buon feeling con la competizione. Non è però bastato, perché in qualche modo i tedeschi sono stati capaci a colpirci e ad affondarci di nuovo. È una situazione assolutamente terribile, che ci lascia l'amaro in bocca. Il gol preso in superiorità numerica? Non possiamo sempre lamentarci anche perché un attimo prima abbiamo avuto una grande occasione in power-play. Non si può però incassare la terza rete in short-handed, non è possibile».
Oltre a Marti, anche il capitano rossocrociato Nino Niederreiter ha commentato la disfatta: «Abbiamo giocato in modo troppo frenetico e ci siamo resi protagonisti di una bruttissima prestazione. Volevamo vincere il match nei primi cinque minuti ma non funziona così, perché una partita ne dura 60. E non dovremmo mai incassare una rete con un uomo in più sul ghiaccio, è stato davvero stupido da parte nostra».