Paolo Duca ha commentato la partenza di Ang: «Con tre stranieri in difesa crediamo di essere meno vulnerabili»
AMBRÌ - Era nell'aria e alla fine è capitato: Jonathan Ang lascia l'Ambrì con effetto immediato. Una partenza - quella del 26enne attaccante canadese - che "libera" il posto a Kodie Curran, il quale dal canto suo rimarrà alla Gottardo Arena fino al termine della stagione.
«Non era una situazione ideale - è intervenuto il direttore sportivo dell'HCAP Paolo Duca - A inizio stagione avevamo deciso di iniziare con sette stranieri, ingaggiando Curran con l'obiettivo di essere meno vulnerabili in difesa. La situazione è un po' cambiata con l'inaspettato arrivo di Kubalik...».
Quali dinamiche ha cambiato l'ingaggio del ceco?
«La nostra percezione non è cambiata: pensiamo di rimanere meno vulnerabili se sul ghiaccio abbiamo tre stranieri in difesa. Convinti di ciò, abbiamo cercato una soluzione per Ang, in quanto nelle ultime due-tre settimane era scalato in ottava posizione nelle gerarchie. Essendo un giocatore giovane - con ancora due terzi di stagione davanti a sé - riteniamo che quella trovata sia la soluzione ideale per lui, ma in fin dei conti anche per noi».
Cosa non ha funzionato con il giocatore?
«In estate prometteva bene e si stava inserendo bene nei meccanismi di squadra. Non è partito con il botto. Il fatto di avere otto stranieri in rosa, non potendo quindi scendere sul ghiaccio ogni sera, non lo ha aiutato. Malgrado ciò, rimango convinto che sia un gran bel giocatore con un grandissimo pattinaggio. Ripeto, la situazione per lui è cambiata dal momento in cui per noi si è presentata l'occasione di prendere Kubalik. Ha purtroppo subito le conseguenze di questo ingaggio».
Se avete deciso di fare questa operazione è perché avete ricevuto delle rassicurazioni per quanto concerne Kubalik?
«No, assolutamente, la sua situazione non cambia (il ceco ha un'opzione d'uscita per la NHL valida fino al 15 dicembre, ndr). Abbiamo portato a termine questa operazione semplicemente perché si avvicinava la scadenza dell'opzione con Curran».
Se escludiamo le ultime partite, in precedenza con Curran l'Ambrì aveva effettivamente mostrato una buona tenuta difensiva...
«Si è integrato bene, sia in spogliatoio che sul ghiaccio. Porta tanta maturità e tanta esperienza che ci fanno comodo. È una presenza positiva. Ripeto: riteniamo che con lui la squadra sia meno vulnerabile. Adesso speriamo che possa continuare così e, perché no, migliorarsi ulteriormente».
Il direttore sportivo dell'Ambrì è preoccupato per il 7-1 di sabato contro lo Zurigo?
«Il risultato è stato molto severo e non rispecchia completamente quanto visto sul ghiaccio. Ad ogni modo, l'aspetto che dobbiamo migliorare è sicuramente il gioco nello slot, sia in quello difensivo - dove dobbiamo essere più efficaci, proteggendo maggiormente il portiere - sia in quello offensivo. È in queste due aree nelle quali dobbiamo mettere l'accento per migliorare».