La Svizzera sfida il Portogallo e va a caccia di traguardo storico che ai Mondiali manca dal 1954.
Murat Yakin, per la grande sfida contro i lusitani, ha tutti a disposizione.
LUSAIL - «Sono convinto che giocheremo un bel Mondiale, vogliamo scrivere la storia». Con coraggio, senza giri di parole, lo aveva detto forte e chiaro già prima dell'esordio Murat Yakin, che ora - insieme ai suoi fedelissimi e tre partite dopo - la storia può scriverla per davvero.
Volata agli ottavi in un vortice d'emozioni grazie alla prova fornita con la Serbia, la Svizzera ha risposto presente, ha confermato tutti i valori di un gruppo più esperto e probabilmente anche più pronto rispetto al passato. Certo, la gara vinta 3-2 contro i balcanici non è stata perfetta, ma la pressione era enorme e la Nati - come già avvenuto 4 anni or sono in Russia - l’ha spuntata con merito sapendo anche riemergere da una situazione di difficoltà. E così, adesso, il bello deve ancora venire. O almeno si spera. Si spera anche che le energie psico-fisiche spese dai rossocrociati - capitan Xhaka, per le note vicende, su tutti - non vadano a minare le chance di un assalto ai quarti.
L’appuntamento col destino è alle 20 al Lusail Stadium, dove di fronte ci sarà il Portogallo di Cristiano Ronaldo. Contro i lusitani, avversario che conosciamo benissimo visti anche i recenti incroci in Nations League (una vittoria a testa in giugno), servirà innanzitutto una prova solida. Tante le bocche di fuoco portoghesi, con CR7 - che il 70% dei tifosi, invero, vorrebbe in panchina - destinato a guidare un attacco che fin qui ha segnato sei gol. Al suo fianco ci saranno verosimilmente João Felix e Bruno Fernandes (già due reti). A supporto anche Bernardo Silva, Carvalho e Neves, in cabina di regia. In difesa Cancelo, Dias, Pepe e Dalot.
La selezione di Fernando Santos arriva da prima del gruppo H, ma nell'ultimo match - con gli ottavi già in tasca - ha peccato d’intensità cadendo contro la Corea del Sud.
Se nel recente passato la Svizzera si è sempre fermata allo scoglio degli ottavi - 1994, 2006, 2014 e, da ultimo, 2018 contro la Svezia - mai come questa volta il gruppo è in fiducia e non ha nessuna intenzione di accontentarsi. Difficilissimo fare pronostici ed è ben nota l'enorme qualità dei lusitani, ma di buono c’è che la Nati arriva a questo incontro al gran completo, con Sommer ed Elvedi recuperati. Quest’ultimo verrà probabilmente preferito a Schär (nonostante la buona prova con la Serbia) per affiancare Akanji al centro della difesa. Sugli esterni Widmer e Rodriguez. Da metà campo in su si va verso la riconferma di Freuler, Xhaka, Sow, Shaqiri, Vargas ed Embolo.