Che finale! Domenica ad Abu Dhabi chi finirà davanti fra Max e Lewis avrà vinto il Mondiale.
I due piloti sono in testa con gli stessi punti: se entrambi dovessero uscire sarebbe Max ad imporsi.
ABU DHABI - La parità tra Verstappen e Hamilton è tutto tranne che perfetta. Se il campionato finisse ad Abu Dhabi con
uno appaiato all’altro (quindi in caso di incidente che li eliminerebbe tutti e due) il vincitore sarebbe Max
perché avrà vinto una gara in più del rivale, avversario, nemico. Il problema è che la differenza (oggi siamo
9 a 8 per l’olandese) la farebbe la vittoria regalatagli in Belgio, una gara che non si è disputata.
In quella domenica di tormenta dopo aver atteso per ore si decise di assegnare i punti (dimezzati) secondo l’ordine di partenza e non quello di arrivo. Una decisione folle che ora potrebbe diventare decisiva. Assegnare il
Mondiale più bello degli ultimi anni, forse anche degli ultimi decenni per una vittoria in una gara che non
c’è stata sarebbe davvero come rovesciare nel lavandino la fonduta appena preparata. Anzi molto peggio.
Questi due se le stanno dando di santa ragione, senza esclusione di colpi, senza rispettare le regole e come
si assegna il campionato 2021? Per la vittoria nella gara che non c’è stata. Sarebbe il finale peggiore per un
Mondiale in cui i due contendenti hanno recitato da fuoriclasse, mentre commissari, direttore di gara e un
po’ anche la federazione, hanno dimostrato di non essere sempre all’altezza. È un po’ come aver mandato a
dirigere la finale del mondiale di calcio il ragazzino che ha appena esordito nell’interregionale.
Giudicare la Formula 1, con le sue aeree grigie, non è facile. Ma quelle poche regole che sono chiare e non
interpretabili andrebbero fatte rispettare. Anche perché oggi tra mille riprese video e telemetria davvero si
hanno a disposizione tutti i dati che servono per decidere. Così stupisce sentire il direttore di corsa che
tratta sulla punizione da dare a Verstappen via radio. Avrebbe dovuto semplicemente dire: «Se non
accettate di scalare in terza posizione, apriremo un’investigazione». Non dire vi va bene così, anzi cosà, fate
pure con comodo prendetevi un paio di minuti per decidere. Per non dire della decisione a motori spenti di punire Max con 10” di penalità per aver frenato apposta in rettilineo provocando il tamponamento di Hamilton.
Una punizione studiata con il bilancino per non fargli perdere la seconda posizione e quindi la parità in classifica. Va bene garantire lo show, portare i due avversari in parità (imperfetta) all’ultimo round di questo combattimento senza freni, ma nelle decisioni dei giudici in questa lunga stagione si sono spesso avute delle interpretazioni dubbiose. Qui la Formula 1 deve cambiare. Gli autodromi sono sempre più simili al Colosseo e non è esattamente questo il senso dello sport.