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IL SORPASSO... A QUATTRO RUOTEFerrari, ma cosa è successo?

12.06.24 - 21:21
Il disastro di domenica è stato solo un caso isolato? Sarà Barcellona a dircelo...
AFP
Ferrari, ma cosa è successo?
Il disastro di domenica è stato solo un caso isolato? Sarà Barcellona a dircelo...
Oggi la classifica ci racconta che la Rossa è ancora la seconda forza, ma la realtà sembra diversa con una McLaren che, pur essendo superiore al Cavallino, paga i punti persi a inizio stagione.
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MONTREAL - È una Ferrari a targhe alterne quella di queste ultime settimane. Una domenica può viaggiare in zona podio, quella dopo resta ferma ai box. In Canada si è rivista una Scuderia che non incontravamo dalla gara di Baku di due anni fa: due auto che non arrivano al traguardo. Leclerc eliminato da un problema al motore, Sainz fermato da un suo errore, in un gran premio in cui non erano mai riusciti ad essere protagonisti fin dalle qualifiche che li avevano visti sprofondare oltre il decimo posto. Dalla pole con vittoria di Monaco alla debacle di Montreal in 15 giorni, senza aver esattamente capito i motivi di un crollo imprevisto. Vasseur dopo Monaco aveva detto con una certa sicurezza di prevedere una Ferrari competitiva dovunque, anzi era convinto di poter guadagnare punti sulla Red Bull in Canada. Dall’allarme suonato da Leclerc nelle prove del sabato mattina (“Siamo troppo lenti”) invece sono cominciati i guai. Un episodio isolato? A Maranello ne sono convinti, ma servono prove e ce le darà Barcellona al ritorno in pista per la lunga estate europea di gare.

Senza la Ferrari è però andato in onda uno dei gran premi più incerti e divertenti degli ultimi tempi. Lo ha vinto Max Verstappen al sesto successo in nove gare, ma avrebbero potuto vincerlo anche Russell o Norris che, per errori loro o del team, si sono invece dovuti accontentare del podio senza godersi troppo le bollicine arrivate da Trento. Pioggia, sole, due safety car, tanti duelli duri, ma corretti (Piastri-Russell, ma anche Russell-Hamilton e Hamilton-Alonso), sorpassi veri come quello capolavoro di Albon su Ricciardo e Ocon. Insomma una gara combattuta quasi fino in fondo con Max che prima se l’è vista scappare via, poi con calma se l’è ripresa resistendo a un attacco con tanto di sbandata in uscita box di Lando Norris. Uno spettacolo che agli appassionati ha fatto scordare la mancanza della Ferrari.

Oggi la classifica ci racconta che la Scuderia è ancora la seconda forza (ha 40 punti di vantaggio sulla McLaren), ma la realtà sembra diversa con una McLaren che, pur essendo superiore alla Rossa, paga i punti persi a inizio stagione. La novità in arrivo dal Canada è piuttosto la resurrezione della Mercedes, protagonista in qualifica con la pole di Russell e poi in gara con il podio dello stesso George che alla fine ha battuto Hamilton nonostante il futuro ferrarista ci abbia davvero provato fino alla fine, accontentandosi del giro veloce. Per battere questa concorrenza oggi la Red Bull non basta più, ci vuole anche un super Max. Il quarto mondiale dovrà sudarselo. Questa almeno sembra una certezza.  

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