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Cadute fatali: ogni anno muoiono 1'600 anziani

SVIZZERACadute fatali: ogni anno muoiono 1'600 anziani

13.10.20 - 11:00
L'UPI avverte: il rischio di cadute diminuisce grazie a esercizi per l'equilibrio e la forza.
Ti Press
Cadute fatali: ogni anno muoiono 1'600 anziani
L'UPI avverte: il rischio di cadute diminuisce grazie a esercizi per l'equilibrio e la forza.
Nella terza età è quindi fondamentale la prevenzione attraverso allenamenti regolari.

BERNA - Ogni anno in Svizzera oltre 1600 persone anziane muoiono in seguito a una caduta. Un rischio che può essere ridotto con un allenamento corretto. 

Prevenire le cadute - Cominciamo dalla buona notizia. Una persona su due con più di 60 anni ha indicato in uno studio rappresentativo dell’UPI di fare esercizi per la prevenzione delle cadute almeno una volta a settimana. È un dato di fatto che gli esercizi per l’equilibrio e la forza sono particolarmente efficaci e che chi li svolge regolarmente è meno esposto al rischio di cadere. La cattiva notizia è che circa una persona su tre (32%) non si allena più da almeno tre anni. Inoltre, il 12% degli interpellati dichiara di aver smesso da poco.

Lunghe degenze e decessi - Le persone che con l’età non si muovono abbastanza perdono molto in fretta massa muscolare. Con gli anni diminuisce anche il senso dell’equilibrio. Di riflesso, aumenta il rischio di cadere. Ogni anno, tra le persone che hanno più di 65 anni, si registrano in media 88'000 cadute così gravi da richiedere cure mediche o ospedaliere. Le persone anziane cadono più spesso, ma non solo. Per loro una caduta può implicare lunghe degenze in ospedale, limitazioni della mobilità o perdita di autonomia. Per oltre 1'600 di loro, la caduta può risultare mortale.

Fondamentale allenarsi - Numerosi studi confermano che un allenamento psico-fisico regolare permette di ridurre il rischio di caduta. Ma come si comincia ad allenarsi? Quali esercizi sono più adatti? «Nel caso ideale ci si dovrebbe allenare regolarmente secondo un piano personalizzato seguendo le istruzioni di un esperto», consiglia Barbara Pfenninger, esperta UPI nel campo della prevenzione delle cadute. «Quest’anno, con la pandemia, l’allenamento a casa ha assunto un’importanza particolare».

Un test - L’UPI, in collaborazione con i suoi partner tra cui Pro Senectute e Promozione Salute Svizzera, propone un nuovo test di autovalutazione per l’allenamento a casa che permette di individuare il proprio livello sulla base di un questionario online e alcuni esercizi. A seconda del risultato, strutturato nei tre livelli «leggero», «standard» o «plus», il sistema propone un piano di allenamento individuale con esercizi per la forza, l’equilibrio e la mente. Gli esercizi sono facili e adatti a tutti, anche a persone con limitazioni fisiche, a prescindere dalla salute e dalla condizione fisica. Per non perdere la motivazione e tenere una traccia dei progressi, consigliamo di annotare in un diario le prestazioni ottenute.

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