Si tratta della modifica del genere nel registro di stato civile: il progetto è pronto per le votazioni finali
Il Consiglio Nazionale si è allineato con gli Stati sulla questione dei minorenni: dovranno avere il consenso dei genitori
BERNA - In futuro, le persone transgender e intersessuali potranno più facilmente cambiare sesso nel registro di stato civile senza passare da un giudice. Oggi il Consiglio nazionale ha eliminato anche l'ultima divergenza che ancora l'opponeva agli Stati su questo progetto, che è ora pronto per le votazioni finali.
Il punto controverso tra le due Camere riguardava il cambiamento del sesso dei minorenni. Finora il Nazionale aveva sempre ribadito che ciò può avvenire senza il consenso dei genitori. Stamane la Camera del popolo - con 124 voti contro 27 e 7 astenuti - si è allineata a quella dei Cantoni prevedendo il benestare del rappresentante legale per i giovani sotto i 16 anni.
La sinistra ha ceduto «a malincuore» su questo punto. Tuttavia, ha sottolineato Nicolas Walder (Verdi/GE), seppur imperfetta, la revisione costituisce un notevole passo avanti. Consente di semplificare il cambiamento di genere allo stato civile.
Il relatore commissionale Baptiste Hurni (PS/NE) ha pure sottolineato che la misura adottata oggi non snatura il progetto. Solo pochi giovani sotto i 16 anni auspicano di cambiare sesso. Dal canto suo, l'UDC avrebbe preferito attenersi alla versione iniziale del Consiglio federale, che prevedeva invece il consenso dei genitori o dei tutori per i giovani d'età inferiore a 18 anni.
Si tratta, come ha spiegato più volte in aula la ministra della giustizia Karin Keller-Sutter, di una proposta mediana che ha anche una sua logica, giacché gli adolescenti che cambiano sesso ogni anno sono una manciata (meno di dieci), rispetto ai poco più di 200 casi registrati in media all'anno che coinvolgono perlopiù persone adulte. La consigliera federale ha difeso la necessità di un consenso da parte di genitori o del rappresentante legale, appellandosi alla protezione particolare di cui necessitano i giovani.
Il progetto governativo prevede che transessuali e intersessuali possano cambiare più facilmente sesso e nome nel registro dello stato civile mediante una semplice dichiarazione. Non devono venir richiesti né un esame medico né il rispetto di altre condizioni preliminari. Attualmente è necessario far riconoscere il cambiamento di sesso da un giudice.
Se la persona interessata è sposata, il matrimonio rimane valido. Lo stesso discorso si applica alle unioni domestiche registrate e pure i rapporti di filiazione resteranno immutati.
Il disegno non mette in questione la struttura binaria del sesso (maschile/femminile): non introduce una terza categoria di genere. Attualmente il Governo sta però valutando la possibilità d'introdurla e sta redigendo in merito un rapporto in adempimento a due postulati approvati dal Parlamento.