Nell'anno che ha preceduto la pandemia 735mila cittadini faticavano ad arrivare a fine mese
Il 10 per cento della popolazione con i redditi più bassi aveva un reddito disponibile equivalente inferiore a 25'868 franchi
NEUCHÂTEL - Il graduale aumento della povertà in Svizzera è proseguito anche nel 2019. Secondo i dati pubblicati oggi dall'Ufficio federale di statistica (UST), nell'anno in questione l'8,7% della popolazione (circa 735'000 persone) faticava a sbarcare il lunario.
Secondo i dati raccolti nel 2019 il reddito disponibile equivalente (ovvero il reddito dopo aver sottratto le spese obbligatorie) della classe più bassa è diminuito. Il 10% della popolazione con i redditi più bassi aveva un reddito disponibile equivalente inferiore a 25'868 franchi (2014: 27'252 franchi). Quello mediano (metà superiore a questo dato, metà inferiore) è invece rimasto stabile intorno ai 50'000 franchi.
Il tasso di povertà della popolazione occupata ammontava al 4,2%. Questo significa che nonostante avessero un impiego circa 155'000 persone non hanno percepito un reddito superiore alla soglia di povertà. Quest'ultima ammontava mediamente a 2'279 franchi al mese per una persona che viveva sola e a 3'976 franchi per due adulti con due bambini.
Difficile arrivare a fine mese - Le persone che hanno dichiarato di fare fatica ad arrivare a fine mese equivalgono al 12,2% della popolazione e il 20,7% non è in grado di far fronte - nello spazio di un mese - a una spesa imprevista di 2500 franchi. Come negli anni precedenti - spiega l'UST - le persone più frequentemente colpite da povertà reddituale e da difficoltà finanziarie sono state quelle straniere, quelle che vivevano in economie domestiche composte da un genitore solo con figli, quelle senza una formazione postobbligatoria e quelle che vivevano in economie domestiche non attive sul mercato del lavoro.
Alto tenore di vita in Svizzera - Nonostante questi dati apparentemente scoraggianti, il tenore di vita della popolazione in Svizzera è rimasto superiore a quello dei Paesi vicini e della maggior parte dei Paesi dell'Unione europea. Il tenore di vita è misurato in base alla mediana del reddito disponibile equivalente, corretta per tener conto delle differenze di livello dei prezzi tra i Paesi. In Svizzera tale reddito era 2,8 volte superiore a quello greco, 1,6 volte superiore a quello italiano, 1,3 volte superiore a quello francese e 1,2 volte superiore a quello di Germania e Austria. La rilevazione dell'UST si è basata su un campione di circa 7500 economie domestiche con oltre 16'000 persone. Le persone che partecipano all'indagine sono interrogate per quattro anni consecutivi.