Il centro svizzero-tedesco per i reclami della terza età lo scorso anno è stato contattato 697.
Nel 2020 i dossier trattati erano stati solo 582. I casi che riguardano i problemi psichici (primo posto) hanno superato quelli legati alle difficoltà finanziarie.
BERNA - Il centro svizzero-tedesco per i reclami della terza età (Unabhängige Beschwerdestelle für das Alter, UBA) l'anno scorso è stato contattato 697 volte. Oltre un quarto dei casi (191) riguarda problemi psichici, spesso dovuti alla pandemia di coronavirus.
Questi ultimi hanno così superato le difficoltà finanziarie (151 casi), che negli anni passati dominavano la classifica, precisa un comunicato diffuso in serata dall'UBA. In 155 casi si è trattato di questioni di violazione dei diritti fondamentali.
Negli ultimi tre anni, il numero di dossier è aumentato del 36%, aggiunge l'ufficio indipendente per la gestione dei reclami legati alla vecchiaia. In totale nel 2020 ne ha trattati 582. Quattro quinti riguardavano situazioni di conflitto, per il 14% si trattava di violenze, mentre il 5% era costituito da richieste di chiarimento o consulenza.
In 165 casi, che concernevano i settori privato e istituzionale, le questioni erano legate al Covid-19. Nonostante l'ampia campagna d'informazione della Confederazione, agli anziani che sono ricorsi all'UBA mancavano informazioni concrete, oppure nell'abbondanza di informazioni era loro difficile filtrare ciò che stavano cercando, sottolinea il comunicato.
Per mesi ci sono state lamentele sul divieto di visita o di uscire di casa, e più tardi sul regolamento delle visite e sulle possibilità limitate nelle case di riposo e di cura. Si dovuto soprattutto fornire informazioni e consigli ai famigliari.
Durante la restrizione di movimento ci si aspettava un aumento dei casi di violenza domestica, ma nessun caso del genere è stato segnalato all'UBA durante questo periodo. L'ufficio reclami suppone quindi che qualsiasi segnalazione è stata impedita dal controllo reciproco dovuto alla presenza costante dei membri della famiglia.