Estensione dell'obbligo di mascherina e booster raccolgono più consensi, secondo un sondaggio rappresentativo
BERNA - La Legge Covid-19 l'ha nuovamente spuntata: ieri è stata approvata dal 62% dei cittadini (in Ticino i favorevoli erano il 65,3%). Nel frattempo anche in Svizzera la situazione epidemiologica sta velocemente peggiorando, con un aumento dei nuovi contagi come pure dei ricoveri ospedalieri. Ma per ora non sono previsti nuovi provvedimenti, perlomeno a livello nazionale: lo scorso mercoledì il Consiglio federale aveva invitato i Cantoni a intervenire, dove necessario. E sono diversi quelli che hanno risposto all'appello.
Fatto sta che - come emerge da un sondaggio rappresentativo condotto, dal 25 al 28 novembre, da 20 minuti e Tamedia - per la maggior parte della popolazione (si tratta del 62%) l'attuale situazione è grave, ed è pertanto necessario adottare delle nuove misure. Il 60% degli interpellati chiede quindi che siano introdotti provvedimenti supplementari che siano valide soltanto per i non vaccinati. Un 54% si dice comunque d'accordo che riguardino anche i vaccinati.
Ma come dovrebbe intervenire lo Stato? I provvedimenti che raccolgono più consensi sono il richiamo vaccinale per tutti (48%), un'estensione dell'obbligo di mascherina (47%) e misure di protezione nelle scuole (44%).
Una spinta alle vaccinazioni - Nel nostro paese è tuttora basso il tasso di vaccinazione. Secondo i più recenti dati dell'Ufficio federale della sanità pubblica, attualmente il 74,5% della popolazione over 12 (quindi coloro che hanno diritto al vaccino) è completamente vaccinato. Per il consigliere nazionale Matthias Jauslin, citato oggi da 20 Minuten, in determinati settori andrebbe introdotta la cosiddetta regola delle 2G (l'accesso, quindi, ai soli vaccinati e guariti). «Tale misura potrebbe portare a un incremento del tasso di vaccinazione» afferma. Dai risultati del sondaggio emerge comunque che la regola delle 2G piace soltanto al 37% dei cittadini.
Un'altra via per aumentare il tasso di vaccinazione è l'introduzione di un obbligo, così come di recente annunciato in Austria. Un obbligo che in Svizzera viene tuttavia respinto dal 53% degli intervistati. I favorevoli sono invece il 46%.
Per quanto riguarda il richiamo vaccinale, una maggioranza relativa degli interpellati (si tratta del 47%) è convinta che in Svizzera sia arrivato troppo tardi. Non ci sono invece stati ritardi secondo il 43% dei cittadini, mentre un 10% non fornisce nessuna risposta.