Il Consiglio federale vuole integrare rapidamente le persone sfollate nel mercato del lavoro.
Alcuni settori, come quello dell'IT, potrebbero così sopperire alla mancanza di personale specializzato.
ZURIGO - Sempre profughi dall'Ucraina arrivano in Svizzera. Stando alla Segreteria di Stato per la migrazione (SEM) sono circa 1500 quelli che si sono registrati per ottenere assistenza e alloggio in qualità di richiedenti asilo. Ma il loro numero dovrebbe aumentare, e anche di molto.
Concedendo il permesso S (per persone bisognose di protezione) il Consiglio federale vuole consentire ai rifugiati adulti di accedere al mercato del lavoro il più rapidamente possibile. Anche la Svizzera potrebbe trarne vantaggio. Secondo Rudolf Minsch, capo economista di Economiesuisse, c'è una diffusa carenza di lavoratori qualificati. Manca personale in vari settori, ad esempio quello informatico, ingegneristico e infermieristico.
L'industria IT è in piena espansione in Ucraina - «Se gli ucraini adeguatamente formati possono essere integrati nel mercato del lavoro svizzero, possono colmare queste lacune e alleviare la carenza svizzera di lavoratori qualificati», afferma Minsch. Ma la Svizzera dipende anche dalla forza lavoro in altre professioni: ristorazione o edilizia, ad esempio.
L'industria IT in particolare, era in piena espansione in Ucraina prima della guerra. Secondo la "Wirtschaftswoche", ci sono circa 250.000 programmatori ucraini. Minsch vede buone possibilità professionali per i rifugiati formati: «La solidarietà verso chi è in fuga è grande. Molte aziende sembrano disposte a offrire loro opportunità di lavoro in Svizzera». Particolarmente adatti sono i settori in cui la comunicazione avviene in lingua inglese.
Tuttavia è possibile che questi rifugiati vogliano tornare a casa, non appena la situazione lo consentirà. «Ma più dura il conflitto, maggiore è la percentuale che decidano di restare più a lungo», sottolinea l'esperto.
Aziende disposte ad assumere lavoratori qualificati - Rolf Ziebold, Senior PR Manager di Sunrise UPC, conferma: «Siamo costantemente alla ricerca di specialisti IT, c'è una carenza importante». È quindi «assolutamente concepibile» che Sunrise assuma temporaneamente specialisti informatici ucraini che sappiano l'inglese. Anche altre società informatiche, contattate, si sono dette aperte a questa possibilità. «Il presupposto è che i requisiti pertinenti siano soddisfatti e il Consiglio federale abbia preso una decisione in merito», afferma Ziebold.
Presto dovrebbe essere così: la proposta del Consiglio federale di concedere ai rifugiati ucraini lo status di protezione S è ancora in fase di consultazione. Il Consiglio federale si pronuncerà venerdì. «Ciò ha lo scopo di garantire l’accesso al lavoro per gli adulti e alla scuola per i bambini», afferma Lukas Rieder, portavoce della SEM.