Il fenomeno dovrebbe toccare la Svizzera solo di striscio. L'impatto della sabbia potrebbe influire sulla salute e sul settore energetico.
BERNA - Il Cervino avvolto dalla sabbia del Sahara, piste da sci completamente arancioni, le immagini scattate nel 2021 erano diventate presto virali. Una corrente anomala proveniente da sud-ovest aveva allora oscurato il cielo di una parte della Svizzera creando il curioso filtro. Il fenomeno si era ripetuto anche a marzo dell'anno scorso. Secondo l'European Atmosphere Service Copernicus, la polvere del Sahara potrebbe diffondersi di nuovo in Europa nei prossimi giorni mettendo in pericolo la qualità dell'aria di alcune regioni. Facciamo il punto.
Torna la sabbia del Sahara - La sabbia proveniente dal Nord Africa potrebbe raggiungere l'Europa centrale e orientale nei prossimi giorni, dopo aver attraversato la penisola iberica e la Francia, secondo le previsioni di Copernicus.
«Il cielo si colora con un acceso rosso-arancio, ma ci sono altri effetti importanti delle polveri sahariane. Monitoriamo l'impatto sulla qualità dell'aria a livello del suolo, in particolare in Portogallo e Spagna», ha affermato Mark Parrington, scienziato capo di Copernicus. Secondo Copernico, la polvere è già arrivata nella penisola iberica.
Salute ed energia elettrica - Il paesaggio arancione che il fenomeno produce affascina, ma non è privo di rischi. Il servizio di monitoraggio rende la popolazione attenta alle complicazioni per l salute. «La polvere è un componente dell'atmosfera e può portare a effetti negativi sulla salute, incluso il peggioramento delle allergie oltre a problemi respiratori causati da una diminuzione della qualità dell'aria. Le particelle di polvere minerale presenti nell'atmosferica possono anche avere un impatto sulla generazione di energia solare, riducendo sia la quantità di radiazione solare che raggiunge il suolo sia la produzione di energia solare», si legge in un comunicato stampa. «È importante, quindi, prevedere con precisione il movimento e la densità del trasporto di polvere, per consentire alle autorità di adottare misure per proteggere la salute pubblica e compensare altri impatti».
Il servizio di monitoraggio dell'atmosfera è una delle numerose componenti del programma Copernicus dell'Unione europea. Tra le altre cose, fornisce dati su atmosfera, oceani, terra, cambiamento climatico, sicurezza ed energia ottenuti da immagini satellitari.
La Svizzera nel 2021 era stata particolarmente colpita dal fenomeno. Quest’anno però la situazione potrebbe cambiare. «Secondo le nostre previsioni non dovrebbe cadere molta sabbia sulle nostre montagne», ha spiegato a 20Minuten Roger Perret di Meteonews. Intorno a giovedì notte, la pioggia potrebbe far cadere la polvere al suolo. «Rispetto all'anno precedente, però, si prevedono valori marginali. Magari in alcune regioni potremmo notare un po' di sabbia sui tetti oppure sulle auto, ma niente di più».