Come stiamo mentalmente? Non benissimo: in un anno oltre 100mila ricoveri per disturbi psichici. Nel 2020 si sono suicidate 972 persone
Stiamo bene, ma non benissimo. Almeno psicologicamente. Leggendo la nuova edizione della statistica tascabile dedicata al tema della salute, si apprende che in Svizzera l’85% della popolazione si dichiara felice, mentre solo il 3% si sente scoraggiato o depresso.
Tuttavia, il 15% della popolazione presenta i sintomi di una sofferenza psicologica di media gravità (11%). Il 4% ritiene invece di essere seriamente depresso.
La depressione resta dunque la malattia psichica più frequente in Svizzera: ne soffre l’8% degli uomini e il 10% delle donne, ma sono i giovani dai 15 ai 24 anni quelli che ne fanno le spese più spesso. Quest’ultima categoria è quella che ha subito maggiormente il contraccolpo della pandemia. Mentre nel complesso le generazioni più anziane sono state meno colpite dalle ripercussioni del coronavirus sulla salute mentale nonostante il rischio maggiore rappresentato dal virus, la salute mentale delle persone giovani ha subito conseguenze importanti in questo periodo. L’aumento dei disturbi psichici nei bambini, negli adolescenti e nei giovani adulti, già constatato negli anni precedenti, è stato ancora più accentuato durante la pandemia, soprattutto a partire dalla seconda ondata pandemica - quella dell’autunno 2020 - e in modo particolarmente marcato per quanto concerne le ragazze e le giovani donne, nonché i giovani che vivono in situazioni economicamente fragili o con un passato migratorio.
In un anno, come quello del 2021 ad esempio, si sono registrati in Svizzera 109.135 ricoveri per disturbi psichici e del comportamento. La causa più frequente (30%) di questi ricoveri è legata a un disturbo dell’umore. La quota di ricoveri dovuti a malattie psicotiche, come la schizofrenia, si attesta al 14%. Ne soffrono soprattutto gli uomini della fascia di età dai 25 ai 44 anni. Il 21% dei ricoveri è dovuto a disturbi legati al consumo di alcool e di altre sostanze psicoattive.
Resta alto purtroppo - anche se i dati non mostrano un aumento - il numero dei suicidi. Nel 2020 si sono suicidate 972 persone, la maggior parte delle quali uomini (72%) e quasi la metà (47%) di meno di 55 anni. Sempre nel 2020, il numero di suicidi assistiti è stato pari a 1251, per la maggior parte di donne (59%). Quasi nove persone su dieci (88%) che hanno fatto ricorso al suicidio assistito avevano più di 64 anni. Nella maggior parte dei casi sono le persone affette da malattie gravi e incurabili, come il cancro (38%) o una malattia neurodegenerativa (12%), a fare ricorso all’aiuto al suicidio.