Davanti al Consiglio dei diritti umani, Berna si è detta «preoccupata» per l'estensione della pena di morte a funzionari e militari.
GINEVRA - La Svizzera chiede alla Bielorussia di riesaminare la sua recente decisione di estendere la pena capitale ai funzionari e ai militari per alto tradimento. Davanti al Consiglio dei diritti umani dell'ONU, oggi la Confederazione si è detta «preoccupata».
Una rappresentante della missione svizzera alle Nazioni Unite a Ginevra si è interessata alla dimensione della «repressione». Il presidente della Bielorussia ha infatti convalidato due settimane fa la legge votata dal Parlamento. La pena capitale era applicata finora soltanto per gli assassini o il terrorismo.
La nuova legge prevede pure sanzioni più pesanti per i cittadini colpevoli di «propaganda terroristica» o di «diffamazione delle forze armate». Un approccio simile era già stato approvato dalla Russia all'inizio della guerra in Ucraina.
Oggi, la Svizzera ha pure denunciato il prosieguo degli arresti arbitrari e ha invocato nuovamente la liberazione dei detenuti politici, in particolare il laureato del Premio Nobel per la pace Ales Bialiatski, condannato alcune settimane fa a 10 anni di prigione.