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SVIZZERA«Percorso in salita per la settimana lavorativa di quattro giorni»

27.06.23 - 09:29
Secondo uno studio di AXA, la proposta incontra uno scetticismo sempre maggiore.
Ti-Press
«Percorso in salita per la settimana lavorativa di quattro giorni»
Secondo uno studio di AXA, la proposta incontra uno scetticismo sempre maggiore.

WINTERTHUR (ZH) - Se, da una parte, il lavoro all’80% è una prassi ampiamente accettata, rispetto a 12 mesi fa sembra aumentato lo scetticismo verso una settimana di quattro giorni disciplinata per legge: «Mentre nel 2022 l’introduzione di una settimana di quattro giorni generalizzata veniva giudicata positivamente ancora dal 39 per cento degli intervistati, nel 2023 questa quota è scesa al di sotto di un terzo (31%)». Il calo dei consensi «potrebbe essere correlato al fatto che nell’ultimo anno la settimana lavorativa di quattro giorni è assurta a vero e proprio tema mediatico. E il dibattito ha evidentemente alimentato il clima di scetticismo tra le PMI».

I risultati dello studio indicano inoltre che fra le PMI svizzere sono diffuse aspettative molto diverse e differenziate circa le implicazioni comportate dall’introduzione della settimana di quattro giorni. «Soltanto una minoranza delle persone intervistate, segnatamente il 39 per cento, intende con questo concetto la riduzione dell’orario di lavoro a fronte di un salario invariato (modello della compensazione salariale)». Il 32 per cento degli intervistati parte dall’assunto che «nella settimana di quattro giorni venga svolto lo stesso numero di ore lavorative in un periodo di quattro giornate invece che in cinque (modello della redistribuzione dell’orario lavorativo)». Un ulteriore 30 per cento intende con questo concetto «una riduzione del numero di ore settimanali, tuttavia a fronte di un contestuale taglio del salario (modello della compensazione dell’orario di lavoro)».

Nella componente di intervistati con un atteggiamento positivo nei confronti della settimana lavorativa di quattro giorni, «l’idea di tale concetto si sovrappone con il modello della compensazione salariale con frequenza maggiore di quanto accade tra gli scettici».

Il 55 per cento di coloro che si pronunciano a favore di una settimana di quattro giorni intende «una riduzione dell’orario di lavoro a fronte di un salario invariato». Nel complesso, tuttavia, soltanto il 17 per cento si pronuncia concretamente a favore di questa soluzione. «Un grado di occupazione all’80 per cento è oggi ampiamente accettato. Per il momento sono invece soltanto pochissime le PMI pronte a dirsi favorevoli nei confronti di una settimana lavorativa di quattro giorni disciplinata ai sensi di legge, men che meno del modello della compensazione salariale», spiega Michael Hermann, direttore di Sotomo.

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COMMENTI
 

DE 1 anno fa su tio
Io sono per un solo giorno lavorativo ed il resto lo lasciamo alle intelligenze artificiali...

Blobloblo 1 anno fa su tio
Non ci credo!!! Veramente non ci credo!! Questi presunti sondaggi non sono sicuramente affidabili, e questi ci scrivono su un articolo come se fosse la verità assoluta, incredibile
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