Balzo del 19% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso
BASILEA - I porti svizzeri sul Reno nella regione di Basilea vedono aumentare sensibilmente il volume di merci trasportate: nel primo semestre sono state movimentate 2,8 milioni di tonnellate, con una progressione del 19% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.
Stando ai dati diffusi oggi dagli scali renani elvetici (Schweizerische Rheinhäfen, SRH) e dall'associazione svizzera per la navigazione e la gestione dei porti (Schweizerische Vereinigung für Schifffahrt und Hafenwirtschaft, SVS), a favorire il risultato complessivo è stata in particolare la crescita dell'importazione di prodotti petroliferi: l'import in questo segmento è tornato ai livelli precedenti la crisi energetica scatenata dall'invasione russa dell'Ucraina.
In flessione è per contro il dato sullo spostamento dei container, che ha subito una contrazione del 18% a 59'000 TEU (twenty-foot equivalent unit: è l'unità di misura del ramo, equivalente in pratica a circa 38 metri cubi di ingombro totale), rispetto comunque a una prima parte del 2022 che si era rivelata influenzata da fattori straordinari.
Secondo SRH e SVS è difficile avanzare previsioni per l'insieme del 2023. Determinanti saranno infatti gli sviluppi dei mercati energetici, anche in relazione al conflitto nell'est europeo, gli sviluppi macroeconomici e i livelli idrici del Reno.