Dopo una multa rimborsata (causa cellulare k.o.) avanzano comunque le spese amministrative. Ma lui proprio non ci sta.
ZURIGO - Sale sul treno con la prenotazione salvata sul cellulare, anche se la batteria è piuttosto scarica e durante il viaggio il telefono si spegne. All'arrivo del controllore questo non può fare altro che fargli la multa perché non può verificare se aveva effettivamente comprato il biglietto. Lui accetta di buon grado, in ogni caso la ricevuta ce l'ha (anche se in digitale).
Una volta giunto a destinazione alla Stazione centrale di Zurigo, Nicolas* si reca subito allo sportello dove l'acquisto dello stesso gli viene confermato e l'ammenda rimossa. Il problema che restano in sospeso 30 franchi di «spese amministrative».
«È una cosa inconcepibile. Ok, che la batteria fosse scarica era colpa mia ma quelle tariffe sono davvero una vergogna», commenta a 20 Minuten il 40enne. Ogni suo tentativo di entrare in contatto con il servizio clienti, per trovare un qualche tipo di soluzione, è caduto nel vuoto.
Nicolas è pronto a portare agli estremi questa sua caparbietà: «Non sgancerò un centesimo, preferirei andare in prigione piuttosto che pagare quei 30 franchi alle Ferrovie», spiega arrabbiato, «alle volte sembra che tutte le colpe ricadano sul passeggero, quando sbagliano loro però non succede mai nulla... Io non ci sto più».
Le spese amministrative non sono un cruccio solo suo, come scrivono altri due utenti sulla piattaforma Community FFS. Entrambi segnalano come i controllori non hanno spiegato loro che la “rimozione” della multa non sarebbe stata gratuita: «Se me lo avesse detto avrei attraversato tutto il treno per farmi dare un caricatore o un powerbank», commenta uno degli utenti.
Ma se si andasse agli estremi, il 40enne potrebbe davvero finire in carcere? In realtà è molto improbabile: «Trattandosi di una causa civile, basata su delle spese amministrative, e non una multa comminata secondo il codice penale, non è possibile scontare quella cifra con una pena detentiva», spiega il portavoce della Cantonale di Zurigo Florian Frei.
*nome noto alla redazione