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GRIGIONIComprensori sciistici a rischio, il caso Tschiertschen

26.02.24 - 06:30
Inverni troppo miti, costi fissi che aumentano e meno presenze turistiche. Ma c'è chi non si arrende, ecco come.
Deposit (archivio)
Fonte 20Min
Comprensori sciistici a rischio, il caso Tschiertschen
Inverni troppo miti, costi fissi che aumentano e meno presenze turistiche. Ma c'è chi non si arrende, ecco come.

TSCHIERTSCHEN - I comprensori sciistici sono in crisi, lo sappiamo. Così come ormai ne conosciamo i motivi principali: mancanza di neve* a causa delle alte temperature, aumento dei prezzi dell'energia (anche in relazione alla produzione di neve artificiale) e conseguente calo delle presenze di visitatori. 

«A rischio 109 dei 250 comprensori sciistici svizzeri» - Quello che però impressiona sono i dati. Secondo la rivista «Spiegel», infatti, dei 545 comprensori sciistici svizzeri esistenti in passato e la cui esistenza è documentabile, oltre il 42% oggi non esiste più. Ma c'è dell'altro. «Tutti i comprensori sciistici al di sotto dei 1.500 metri probabilmente non hanno alcuna possibilità di sopravvivere a lungo termine», ha detto Christoph Marty dell'Istituto per lo studio della neve e delle valanghe (SLF) di Davos (GR). E secondo il sito d'informazione Watson, un anno fa 109 dei 250 comprensori sciistici svizzeri si trovano in questa "zona" pericolosa.

Ma c'è chi non si arrende. Come nel caso di una piccola realtà. Per porre un freno a questa pericolosa deriva c'è, infatti, nei Grigioni chi organizza regolarmente raccolte fondi, come è stato fatto recentemente nel comprensorio sciistico dell'incantevole cittadina di Tschiertschen. 

La raccolta fondi - Ecco che per salvare il comprensorio sciistico locale, Tschiertschen-Praden, sono stati necessari 600.000 franchi in donazioni. E dalla sottoscrizione di azioni sono arrivati complessivamente 1,2 milioni di franchi.

Un successo, che ha permesso agli abitanti del paese - e ad altri simpatizzanti - di salvare il comprensorio sciistico a loro tanto caro. Per realizzare questo piccolo grande miracolo è stato necessario il passaparola, così come la pubblicità. Il grigionese Hans-Peter Walser, ad esempio, ha lanciato un appello, sotto forma di volantini, per sensibilizzare la gente del paese: «Tschiertschen-Praden potrebbe scomparire dalla mappa delle località di sport invernali, dopo oltre 70 anni di attività. Non esiste un piano B per questo scenario».

Troppa poca neve, troppo pochi gli ospiti - Perché e come si è arrivati a dover fare appello ai cittadini? È presto detto, il comprensorio sciistico semplicemente non è più redditizio. Lo dicono i numeri: una giornata per essere operativa costa alla località circa 13'000 franchi, cifra che però non può essere recuperata con i biglietti. Soprattutto quando non c'è neve e non tutte le piste sono aperte. A Tschiertschen non resta che puntare sui prestiti volontari e su persone che sottoscrivono azioni. Questo tipo di gestione "domestica" viene chiamata “Pflästerlipolitik”, grazie alla quale ora e per i prossimi dieci anni si può essere ottimisti.

Le piccole località - Ma Tschiertschen non è un caso isolato. Nelle vicinanze, sul versante opposto, a Hochwang, il comprensorio sciistico è chiuso nonostante le condizioni di neve sufficienti. Resta aperta solo la Hochwanghütte: per sci-alpinisti ed escursionisti con le racchette. Anche qui il problema è lo stesso, mancano i soldi e si percorre la strada delle donazioni. Entro la fine di aprile si sarebbero dovuti raccogliere 600.000 franchi, ma a fine gennaio ne mancavano ancora circa 200.000. Se però i soldi arrivassero, le attività sciistiche potrebbero riprendere il prossimo 21 dicembre 2024, così come per i successivi cinque anni. Se così non fosse, il timore della gente è che un investitore straniero potrebbe rilevare il comprensorio sciistico.

L'atmosfera familiare non ha prezzo - Sia Tschiertschen che Hochwang sono comprensori sciistici piccoli, che si trovano a fare i conti anche con il tempo che passa. Ma per la gente del posto gli impianti di risalita sono importanti soprattutto per l'interazione sociale che garantiscono. Nel modo più semplice: le persone si incontrano sulle piste e chiacchierano tra loro. E per farlo è necessario fare pochi passi fuori dalla porta di casa. Così molti residenti vanno in pista più volte alla settimana, e i bambini sciano fin da piccoli.


Ma sono anche gli ospiti esterni ad apprezzare l'atmosfera di Tschiertschen, villaggio più bello dei Grigioni nel 2020. Per molti l'atmosfera familiare e la tranquillità sulle piste valgono oro. E questo è uno dei motivi per cui molti proprietari di case vacanza locali hanno aderito alla campagna di raccolta fondi. Anche se, tutto sommato, per il momento, il futuro prossimo delle due aree sembra essere assicurato.

* Dal 1970 il numero dei giorni di neve è diminuito del 50% al di sotto degli 800 metri di quota e del 20% a 2.000 metri.

20minutes/MeteoSwiss

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