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SVIZZERAPeste suina africana, «i macelli e i cacciatori vanno sostenuti»

04.06.24 - 13:44
È quanto chiede una mozione a firma di Fabio Regazzi (Centro)
Ti-Press
Fonte Ats
Peste suina africana, «i macelli e i cacciatori vanno sostenuti»
È quanto chiede una mozione a firma di Fabio Regazzi (Centro)

BERNA - In caso di comparsa anche in Svizzera della temuta peste suina africana - rintracciata nel Nord Italia - «andrebbero indennizzati i macelli, gli stabilimenti di sezionamento e trasformazione, gli impianti di eliminazione e i cacciatori.

È quanto chiede una mozione a firma di Fabio Regazzi (Centro/TI) adottata oggi dal Consiglio degli Stati per 33 voti a 4 e 4 astenuti contro il parere della consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider. Il dossier va al Nazionale.

Stando a Regazzi la peste suina africana, innocua per l'Uomo, «si sta avvicinando pericolosamente alle nostre frontiere: il problema non è sapere se arriverà, ma quando. Per evitare un simile scenario, che implica l'abbattimento dei maiali infetti e no, occorrerebbe adottare ampie misure contro la malattia. La spesa aggiuntiva che ne deriverebbe per i macelli, ma anche per i cacciatori, sarebbe elevata. La malattia può essere affrontata solo con sforzi rigorosi», ha detto

Stando a Baume-Schneider, il governo è consapevole dei rischi inerenti questa patologia. Tuttavia, «le aziende di macellazione, lavorazione e smaltimento dovrebbero sostenere i rischi di un'epidemia o assicurarsi contro di essa. Le perdite di animali dovute alla macellazione ordinata dalle autorità sono già compensate», ha dichiarato la "ministra" della sanità.

Gli animali affetti da peste suina verrebbero uccisi negli allevamenti e non al macello. Baume-Schneider teme inoltre che l'adozione di provvedimenti ad hoc per gli allevamenti di maiali incoraggino altri settori a chiedere lo stesso trattamento.

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