Di pari passo sono aumentati i controlli su persone. Per la Seco gli obiettivi sono stati raggiunti.
BERNA - Lo scorso anno i casi sospetti di lavoro nero segnalati dagli organi cantonali di controllo sono stati 12'500, in leggero calo rispetto al 2022 e al livello prepandemico, stando al rapporto pubblicato oggi dalla Seco.
Anche l'attività di controllo è leggermente calata: le verifiche nelle aziende sono diminuite del l’1% in un anno (13'644), ma rimangono pur sempre superiori a quelle effettuate prima della pandemia. Gli accertamenti condotti su persone (43'563) invece hanno superato sia il livello del 2022 (+4%) sia il livello pre-crisi del 2019 (+25 %).
I controlli si sono concentrati ancora una volta sui rami accessori dell'edilizia, sul settore alberghiero e della ristorazione, sul commercio e sul ramo principale dell'edilizia.
Le notifiche delle autorità competenti agli organi di controllo riguardanti i provvedimenti e le sanzioni inflitte sono aumentate del 29%, raggiungendo quota 3941. L'aumento però è in parte dovuto al trattamento di vecchi casi, sottolinea la Seco.
I datori di lavoro che si sono avvalsi della procedura di conteggio semplificata per i contributi alle assicurazioni sociali e per le imposte in caso di salari modesti è diminuito del 2%, attestandosi a 72'606.