Dal 2001 MeteoSvizzera ha registrato tra i dieci e i trenta episodi ogni anno.
BERNA - Dopo una prima metà di giugno piovosa le temperature stanno lentamente iniziando a salire e l’estate è sempre più alle porte. In ogni caso non arriverà ancora il caldo africano. La lingua di aria bollente di origine subtropicale lambirà solamente la Svizzera.
Fenomeno - Se dunque il termometro inizia progressivamente a crescere, va però segnalato come domani, giovedì 20 giugno, la Svizzera potrebbe veder ricomparire un fenomeno ben noto: l'arrivo della polvere del Sahara che verrà trasportata in Svizzera da una corrente da sud-ovest.
Evento che già si è verificato più volte e che, a seconda della sua concentrazione, potrebbe dunque far apparire l'aria arancione. Secondo i meteorologi di MeteoNews al momento è difficile prevedere quale sarà l'entità dell'impatto della polvere sui raggi solari e sulla temperatura ma arriverà. E visto che la polvere sahariana lascia depositi che variano dal rossastro al marrone ecco che tale fenomeno è stato battezzato, per la prima volta nel Regno Unito, come "pioggia di sangue".
A sud - In Ticino domani sarà intanto una giornata in genere nuvolosa con alcune precipitazioni intermittenti. A basse quote la temperatura minima si assesterà sui 19 gradi e la massima a 26. La visibilità sarà in parte ridotta anche a causa della presenza di polveri sahariane. Venerdì la nuvolosità variabile proseguirà, a tratti estesa con rovesci o temporali sparsi, localmente anche di una certa intensità.
Origine - Il deserto del Sahara è la più grande fonte di polveri minerali: ne rilascia fra i 60 e i 200 milioni di tonnellate ogni anno. Le particelle più grandi ricadono rapidamente al suolo, ma le più piccole possono essere trasportate per migliaia di chilometri e raggiungere l'Europa. Quando questa polvere è nell'aria, riflette e diffonde parte della luce solare. Il cielo assume quindi un colore giallastro e le albe e i tramonti diventano spettacolari. Le particelle sono un fattore d'incertezza per le previsioni del tempo e possono favorire la formazione di nuvole. L'impatto sulla salute è invece trascurabile.
Casi - Le incursioni di polveri dal Sahara sono frequenti in Svizzera: dal 2001, quando sono state effettuate le prime misurazioni sulla Jungfrau, MeteoSvizzera ha registrato tra i dieci e i trenta episodi ogni anno, in particolare in primavera, da marzo a giugno, oltre che in ottobre e novembre.