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Berna intende mantenere il contributo all'UNRWA Il Consiglio federale rimanda al mittente la proposta di ridistribuire a Gaza i soldi previsti.
BERNA - La Svizzera deve continuare a sostenere l'UNRWA, l'agenzia dell'Onu per i profughi palestinesi, nel 2024. È il parere del Consiglio federale, che rimanda al mittente la proposta di ridistribuire all'aiuto d'urgenza alla popolazione di Gaza i soldi previsti.
Stando a una mozione depositata dalla Commissione della politica estera del Nazionale (CPE-N), il contributo di base della Svizzera all'UNRWA per l'anno in corso andrebbe indirizzato verso l'aiuto d'urgenza ai civili palestinesi. L'obiettivo è sostenere direttamente, sul piano finanziario o materiale, i più svariati interventi di aiuto (derrate alimentari, medicinali, ecc.), indipendentemente da chi si occupa della loro attuazione logistica sul campo.
Per la commissione, bisogna garantire che gli aiuti giungano nella Striscia di Gaza attraverso corridoi sicuri e possano essere messi a disposizione della popolazione gratuitamente. Nessun trasferimento diretto di denaro va effettuato all'agenzia dell'Onu. Una minoranza di sinistra si oppone alla mozione.
In un risposta odierna, il Consiglio federale sottolinea però come l'UNRWA, con i suoi 13'000 dipendenti (di cui 3500 attivamente impegnati nell'aiuto di emergenza a Gaza), fornisca gran parte della logistica e delle infrastrutture di cui le organizzazioni umanitarie sul posto hanno bisogno per il loro lavoro.
Lo scorso mese di maggio, il governo ha stanziato 10 milioni di franchi per coprire necessità urgenti quali cibo, acqua, alloggi, assistenza sanitaria di base e logistica. Le Commissioni della politica estera hanno appoggiato tale decisione, fa notare l'esecutivo.
Questo contributo va ad aggiungersi ai 56,2 milioni volti a far fronte alle esigenze umanitarie dei Paesi del Medio Oriente, approvati in aprile. Anche in questo caso, si legge nella risposta, le Commissioni della politica estera avevano dato il loro consenso unanime.
