Gli interessati sono stati condannati a pene (sospese) comprese tra 40 e 80 aliquote giornaliere.
GINEVRA - Dopo le manifestazioni di protesta degli ultimi giorni contro la visita del presidente camerunense Paul Biya a Ginevra la giustizia ha emesso dodici decreti d'accusa per violazione di domicilio, soggiorno illegale e violazione della legge sulle armi.
I manifestanti interessati sono stati condannati a pene sospese con la condizionale comprese tra 40 e 80 aliquote giornaliere, comunica oggi il Dipartimento di giustizia ginevrino. Inoltre ad uno di essi è stata inflitta una pena detentiva sospesa condizionalmente di 180 aliquote per violazione di domicilio e pubblica istigazione a un crimine o alla violenza.
Biya soggiorna regolarmente all'Hotel Intercontinental di Ginevra. Dopo che domenica si è diffusa la notizia del suo arrivo vi sono stati diversi piccoli raduni di oppositori, che hanno provocato l'intervento della polizia.
Ieri si è tenuta una manifestazione non autorizzata con oltre un centinaio di partecipanti, durante la quale i dimostranti hanno cercato a più riprese di forzare il cordone di polizia presente davanti all'albergo. Le forze dell'ordine hanno risposto con l'utilizzo di cannoni ad acqua e gas lacrimogeni.
Biya, 88 anni, presidente del Camerun dal 1982, viene accusato di aver truccato le elezioni, di appropriazione indebita su vasta scala e di violazioni dei diritti umani, in particolare contro la minoranza di lingua inglese.