Parla l'unica testimone della violenza subita da una giovane venticinquenne.
BASILEA - È stata svegliata dalle urla che provenivano dalle scale ed è corsa a vedere, poi ha acceso la luce e ha sentito qualcuno fuggire. In una rampa di scala quella ragazza: «Mi ha detto che era stata violentata, così ho chiamato subito la polizia».
Parla l'unica testimone dell'ennesimo atto di violenza sessuale. Erano quasi le tre di mattina di sabato quando un uomo segue una giovane donna che abita nella Landskronstrasse. Appena apre il portone la spinge nella tromba delle scale e lì la violenta. Poi se ne va con il cellulare di lei per impedirle di chiamare la Polizia.
Ma qualcuno viene richiamato da quelle urla: è una inquilina che vive nello stesso edificio. «All'inizio non sapevo cosa fare - ha raccontato a 20Minuten - le sue urla erano così stridenti che ho capito che qualcosa non andava». Davanti a una tazza di caffè racconta quello che continua a occupare i suoi pensieri, in un continuo rewind di immagini che compongono la scena di quel sabato di tarda notte.
«Fare sentire la mia presenza a quella donna era il minimo che potessi fare» dice. Racconta che stava dormendo e che a un certo punto è stata svegliata da delle specie di urla lievemente soffocate. «Era come se qualcuno le stesse mettendo una mano sulla bocca». A quel punto decide di alzarsi e correre fuori: «Ho acceso la luce nel corridoio e sono sceso giù» ricorda. Quando è arrivata all'ingresso dell'edificio, l'aggressore se n'era già andato. «Ho chiesto cosa fosse accaduto e la ragazza mi ha detto che era stata violentata». Dello stupratore sono emersi alcuni dettagli riguardo la sua fisionomia: la polizia sta dando la caccia a un ragazzo di circa 20 anni, di corporatura esile, il volto ovale e di lingua francese.