Le informazioni riguardano una somma di 54 milioni di franchi depositati su conti svizzeri di un ex dirigente dell'azienda.
BELLINZONA - La giustizia svizzera potrà consegnare alla Procura di Monaco di Baviera (D) i documenti sui conti bancari relativi a un vecchio scandalo di corruzione che coinvolge il gruppo Siemens. Lo ha stabilito il Tribunale penale federale (TPF) di Bellinzona. Le informazioni riguardano una somma di 54 milioni di franchi depositati su conti svizzeri di un ex dirigente dell'azienda, condannato nel 2008.
L'esistenza di questi conti presso il Credit Suisse era stata rivelata in un articolo della Süddeutsche Zeitung del febbraio 2022. Il giornale era stato informato dei conti da una fonte anonima, che gli aveva fornito le coordinate bancarie di oltre 30'000 clienti. Stando a una sentenza pubblicata oggi, il TPF ha autorizzato il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) a consegnare i documenti relativi ai 54 milioni alla giustizia bavarese, respingendo un ricorso dell'ex manager di Siemens.
L'uomo era stato responsabile delle telecomunicazioni per la Nigeria per conto di Siemens, principalmente negli anni '80 e '90. Nel 2008, in Germania, gli era stata inflitta una pena detentiva di un anno con la condizionale per aver corrotto funzionari stranieri. Secondo la sentenza della Corte d'Appello del TPF, all'ex manager sono stati versati 10 milioni di euro all'anno mentre era in carica in Nigeria, affinché generasse affari per il gigante industriale tedesco.
La procura di Monaco di Baviera sta seguendo due ipotesi: o l'indagato ha sottratto i 54 milioni di euro a proprio vantaggio, oppure i suoi conti svizzeri gli hanno permesso di gestire un fondo nero per compiere i suoi atti di corruzione. In ogni caso, il suo reddito da Siemens da solo non avrebbe potuto permettergli di accumulare una tale somma. L'uomo ha affermato che il denaro proveniva da attività di consulenza esterne al gruppo.
Le perquisizioni effettuate nel 2007 negli uffici tedeschi e austriaci di Siemens hanno rivelato che il gigante tedesco aveva distribuito 1,4 miliardi di dollari in tangenti per assicurarsi 332 contratti per un valore totale di 1,1 miliardi di dollari. Il gruppo era stato multato di conseguenza.