Il Consiglio federale propone alcune modifiche al codice penale.
BERNA - «In futuro, la liberazione condizionale dalla pena detentiva a vita potrà essere esaminata per la prima volta dopo 17 anni. Si prevede inoltre di disciplinare in modo chiaro l’esecuzione in caso di concorso tra pena detentiva a vita e internamento». Il Consiglio federale, su incarico del Parlamento, propone tali modifiche del Codice penale (CP) nel messaggio concernente la riforma della pena detentiva a vita adottato nella seduta di oggi, 19 febbraio.
In un rapporto del novembre 2020, il Consiglio federale non ha ritenuto necessario intervenire con urgenza per quanto riguarda la pena detentiva a vita. Nell'estate 2023 ha tuttavia avviato, su mandato del Parlamento, la consultazione concernente la modifica del CP al fine di delimitare meglio la pena detentiva a vita dalla pena detentiva di 20 anni e dall'internamento.
Dopo aver valutato i risultati della consultazione, nella seduta del 19 febbraio 2025 il Consiglio federale ha adottato il relativo messaggio. In particolare, in futuro la liberazione condizionale dalla pena detentiva a vita potrà essere esaminata per la prima volta dopo 17 anni e non dopo 15 anni come finora. La liberazione condizionale in caso di pena detentiva di 20 anni, invece, sarà possibile dopo circa 13,3 anni. Per distinguere più chiaramente le due pene, si intende ora adeguare la liberazione condizionale in caso di pena detentiva a vita.
In caso di pena detentiva a vita si applicano le norme dell'internamento
Secondo il diritto vigente è possibile condannare un autore contemporaneamente a una pena detentiva a vita e a un internamento. Tuttavia, poiché la pena è sempre eseguita prima dell'internamento, non vi è mai passaggio all'internamento. La liberazione condizionale da una pena detentiva a vita è infatti possibile solo se si prevede che la persona supererà con successo il periodo di prova in libertà. In assenza di una previsione favorevole, prosegue l'esecuzione della pena detentiva a vita.
Tuttavia, siccome l'esecuzione della pena detentiva a vita e dell'internamento sono molto diverse, il Consiglio federale propone di adeguare in modo mirato l'esecuzione della pena detentiva a vita. Questa proposta ha riscosso un ampio consenso tra i partecipanti alla consultazione. Dopo 25 anni di esecuzione della pena detentiva, in determinate circostanze sarà dunque possibile collocare il detenuto in un istituto specializzato nell'esecuzione dell'internamento. Dopo così tanti anni di esecuzione della pena la priorità non è più data alla risocializzazione dell'autore del reato, ma alla protezione della popolazione da persone pericolose.