La frenata arriva nonostante una diminuzione del consumo di tabacco e alcol
BERNA - Alimentazione scorretta, fumo, alcol e scarso esercizio fisico. Sono gli elementi spesso decisivi per l’insorgenza di problemi cardiovascolari. E, stando a quanto pubblicato dalla prestigiosa rivista scientifica The Lancet, proprio le patologie ischemiche del cuore sono alla base del rallentamento dell’aspettativa di vita, in controtendenza con quanto successo negli ultimi 30 anni.
I risultati - Per Heike Bischoff-Ferrari, titolare della cattedra di Geriatria dell’università di Zurigo, il risultato non è sorprendente: «Il profilo di rischio è ben documentato nella ricerca. I fattori legati allo stile di vita sono chiaramente alla base del cambiamento dell'aspettativa».
Com’è la situazione in Svizzera - Secondo l'Ufficio federale di statistica (UST), l'aspettativa di vita in Svizzera è attualmente una delle più alte al mondo. Dal 1900 è quasi raddoppiata, passando da 46,2 a 82,2 anni per gli uomini e da 48,9 a 85,8 anni per le donne nel 2023. Tuttavia, negli ultimi anni l'aumento è rallentato anche nella Confederazione.
Il paradosso - Quindi, nonostante una consapevolezza molto più marcata sugli stili sani e un calo significativo del consumo di tabacco e alcol, la crescita dell'aspettativa di vita sta rallentando. Per Bischoff-Ferrari, tuttavia, «vediamo ancora un enorme potenziale: è importante aiutare le persone a integrare in modo sostenibile cambiamenti come più esercizio fisico e meno alcol nella loro vita».