Partiti e associazioni hanno accolto favorevolmente i provvedimenti.
Anche l'UDC, spesso scettico e che vorrebbe la fine del lockdown, si è dichiarato parzialmente soddisfatto.
BERNA - Gli adeguamenti delle misure per lottare contro il coronavirus decisi oggi dal Consiglio federale hanno suscitato ampio consenso tra i vari partiti e le associazioni: in particolare l'estensione dei test, le modifiche delle disposizioni sulla quarantena e il raddoppio degli aiuti per i casi di rigore.
Il Partito socialista ha accolto favorevolmente il provvedimento volto a portare da 2,5 a 5 miliardi il sostegno per i casi di rigore, ossia per le aziende in difficoltà a causa della pandemia. Tale misura va incontro alle richieste del PS che vuole finirla con l'approccio caso per caso attuale, si legge in una nota odierna. Ora è importante che gli aiuti arrivino il più rapidamente possibile alle imprese e che i cantoni accelerino i versamenti dei fondi, affinché si possano garantire il maggior numero possibile di posti di lavoro.
Anche l'Unione sindacale svizzera (USS) si rallegra per le decisioni governative odierne destinate a prevenire l'aumento della disoccupazione, a garantire i salari e proteggere gli impieghi. Tuttavia, l'USS deplora che le decisioni economiche adottate in questa seconda fase debbano prima essere sottoposte al Parlamento, il che significa che migliaia di disoccupati riceveranno le loro ultime indennità di disoccupazione e si ritroveranno così senza il diritto all'assicurazione contro la disoccupazione prima che una decisione parlamentare venga presa in marzo.
Anche per Travail.Suisse il Consiglio federale ha preso oggi delle decisioni importanti (raddoppio dei fondi per i casi di rigore e presa a carico dei costi dell'assicurazione contro la disoccupazione) volte a fornire un sostegno supplementare alle imprese e alle persone particolarmente colpite dalla crisi del Covid-19. Secondo l'organizzazione sindacale, anche l'estensione delle indennità giornaliere per i disoccupati è pure importante per evitare a breve termine un'ondata di persone che avranno esaurito il loro diritto alla disoccupazione. Il Consiglio federale ha seguito, almeno parzialmente, una richiesta cara a Travail.Suisse.
Tra i partiti, il Centro si rallegra in particolare per l'introduzione di test su larga scala. Inoltre, l'alleanza tra PPD e PBD si dichiara soddisfatta che il Governo abbia aumentato i fondi destinati al lavoro ridotto e ai casi di rigore. Il Centro reitera tuttavia la sua richiesta di proseguire con il programma dei crediti Covid-10, che ha dato buona prova di sé al fine di evitare i problemi di liquidità a corto termine, quando gli aiuti per i casi di rigore non sono stati versati abbastanza rapidamente.
Anche UDC parzialmente soddisfatto - Anche l'UDC si dichiara parzialmente soddisfatto delle decisioni governative odierne. Il Consiglio federale, per una volta almeno, ha ripreso le richieste del partito ed è ritornato sulla via della ragione nella sua politica per contrastare la pandemia di Covid-19.
In particolare, sottolineano i democentristi, i viaggiatori in provenienza da una regione a rischio dovranno presentare un test PCR negativo e saranno fatti più test nelle case di cura e negli ospedali, segnatamente per il personale insegnante. L'UDC deplora tuttavia che il Consiglio federale, anziché mettere la parola fine al lockdown e lasciar lavorare di nuovo le persone, preferisca destinare circa 8,5 miliardi di franchi complessivi per i casi di rigore e il finanziamento dell'assicurazione contro la disoccupazione. E, questo, nonostante tutti gli indicatori concernenti il coronavirus siano nettamente al ribasso.
Dal canto suo, il PLR qualifica le decisioni odierne come un passo nella giusta direzione. È importante fare test a tappeto, in particolare nei luoghi più a rischio, quali le case di cura e per anziani, secondo i liberali-radicali.