Sotto la lente i finanziamenti per le campagne politiche avvenute nel 2024. I soldi sembrano non essere sufficienti per trionfare.
BERNA - Oltre 44 milioni di franchi: questa la cifra spesa dai partiti e da finanziatori vari per foraggiare le campagne politiche delle dodici votazioni federali che si sono svolte durante l'anno appena trascorso. Si tratta di un primo bilancio dopo l’introduzione dell'ordinanza sulla trasparenza nel finanziamento della politica, in vigore dalle elezioni del Consiglio nazionale (ottobre 2023).
Soldi e voto - Sotto la lente di uno studio del quotidiano 24Heures sono emerse alcune sorprese. Non sempre infatti chi spende di più ottiene i risultati migliori. Dei dodici voti federali, per nove volte si è imposto chi ha speso di meno.
Ma vediamo nel dettaglio cosa significa la trasparenza nel finanziamento e cosa comporta. Le nuove disposizioni disciplinano il finanziamento dei partiti da un lato, e quello delle campagne in vista di elezioni e di votazioni dall'altro. «I partiti rappresentati nell'Assemblea federale devono rendere pubbliche ogni anno le loro entrate e le liberalità monetarie e non monetarie superiori a 15 000 franchi per donatore e anno, nonché i contributi dei loro membri investiti di un mandato pubblico. Vanno resi pubblici anche gli autori delle liberalità», si legge sul sito della Confederazione.
Cosa è cambiato - Chi conduce una campagna in vista di una votazione o di un'elezione in Consiglio nazionale deve renderne pubblico il finanziamento, se le spese preventivate superano i 50 000 franchi. «A votazione o elezione avvenuta deve rendere pubblico il conto finale. Quanto alle elezioni del Consiglio degli Stati, le norme in materia di trasparenza si applicano soltanto ai candidati eletti; va pertanto reso pubblico unicamente il conto finale».
Tra le dodici votazioni analizzate ci sono però grandi disparità di finanziamenti. Il voto che ha mobilitato più risorse risulta essere il progetto di estensione della rete autostradale svizzera, bocciato dal popolo lo scorso 24 novembre. Al secondo posto di questa speciale classifica troviamo invece l’iniziativa per la 13esima AVS dello scorso 3 di marzo. Mentre sul gradino più basso del podio si colloca la legge su un approvvigionamento elettrico sicuro del 9 giugno.
Chi spende di più - Tra gli investitori più facoltosi svetta invece al primo posto EconomieSuisse. La Federazione delle imprese svizzere ha speso tre milioni per opporsi (per finire inutilmente) alla 13esima pensione AVS. Ma non solo. Nel 2024, in tutte le votazioni, ha sborsato quasi sette milioni di franchi. Parafrasando: 1 franco su 6 speso durante le campagne 2024 proviene da EconomieSuisse.
L’associazione è però in buona compagnia. L'Unione sindacale svizzera (USS) è riuscita a raccogliere, attraverso le varie campagne in cui è stata impegnata, più di 3,7 milioni, di cui 2,3 milioni solo per sostenere la sua iniziativa per la 13esima rendita AVS.