LUGANO - “Entusiasmo passione e competenza” con questi sentimenti Savino Angioletti ha raccolto il testimone da Marcello Brissoni che dopo sei anni, per statuto, lascia la presidenza della Sezione ticinese dell’ASSP (Associazione svizzera dei sommelier professionisti). Il passaggio di consegne è avvenuto lo scorso 7 novembre in occasione dell’assemblea cantonale, svoltasi all’Hotel Eden di Lugano alla presenza di diverse autorità, tra le quali il presidente nazionale Piero Tenca.
Savino Angioletti è una figura chiave di enoteche, ristoranti e alberghi, tanto che, anticipando le conclusioni di Brissoni, l’appello agli esercenti e albergatori è quello di “non avere paura ad assumere un sommelier, poiché un buon professionista è determinante per il successo del locale sotto il profilo dell’immagine, del servizio al cliente e del fatturato”.
Il presidente uscente a proposito del bilancio ha così commentato: "Il bilancio è senza dubbio molto positivo. A livello cantonale siamo cresciuti molto in sei anni, ottenendo diversi successi in ambito internazionale, segno che la nostra attività formativa è di ottima qualità grazie a un team affiatato e competente. Non si possono poi dimenticare i corsi cresciuti di livello e di partecipazione, e un altro importantissimo risultato, che è quello dell’offerta formativa che oggi comprende il diploma cantonale di sommelier. E prossimamente avremo anche la nostra rivista”. E per rispondere alla seconda domanda, Brissoni sottolinea che “forse sei anni fa la figura del sommelier era più teorica, mentre oggi grazie all’Associazione è concreta con molti nostri colleghi inseriti con successo in ristoranti e alberghi, nei quali hanno l’importante responsabilità del settore del vino e non solo”.
Il nuovo presidente Savino Angioletti si appresta a guidare l’associazione con il comitato all’insegna dell’entusiasmo. Classe 1964, sposato con Teresa, tre figli, è stato miglior sommelier della Lombardia nel 1993, e nello stesso anno si è laureato miglior sommelier d’Italia e della Svizzera, ripetendosi come campione italiano nel 2004. Docente alla Scuola esercenti di GastroTicino è gerente al Bottegone del vino di Lugano, dove lavora da 5 anni. “Quando ho visto il mio nome sull’organigramma, devo dire che ho provato veramente emozione. Parto sicuramente con tanto entusiasmo e passione, anche per ripagare della fiducia l’associazione”. Prematuro forse parlare di progetti futuri a poche ore dall’elezione. Ma come sarà, secondo il nuovo presidente, il sommelier del futuro? “La mia risposta può apparire banale, ma penso che per seguire le tendenze del mercato dovrà dimostrare le proprie capacità, passione e spirito di sacrificio migliorando costantemente la formazione. Sempre più importante sta diventando la materia dell’abbinamento cibo vino, non disdegnando quelli che riguardano piatti semplici e vini semplici. Non è detto – conclude Angioletti – che per un’ottima cena sia sempre necessario un vino di altissimo livello”.