Un anno di foto ed articoli collegati.
LUNEDÌ 18.06.2001
Si alza il sipario su Franco
Verda e Gerardo Cuomo
L’ex giudice Verda dovrà
rispondere di corruzione passiva aggravata
Alle nove di questa
mattina si apre il processo nei confronti dell’ex giudice Franco Verda che per
12 anni è stato giudice del Tribunale penale cantonale, e nei confronti di
Gerardo Cuomo il 55enne napoletano considerato dalla Procura antimafia di Bari
ai vertici di un'organizzazione - smantellata nei mesi scorsi dagli inquirenti
pugliesi - che per diverso tempo ha contrabbandato sigarette, armi e droga fra
l'ex Jugoslavia e l'Italia riciclando i proventi anche in Svizzera. L’accusa nei
confronti di Verda è quella di complicità in corruzione passiva aggravata.
Infatti nel 1995 vennero sequestrati in Ticino 3,2 milioni di franchi a
Francesco Prudentino, uno dei boss della Sacra corona unita, catturato lo scorso
dicembre in Grecia e poi estradato in Italia. Tre milioni e 200 mila franchi, il
destino dei quali venne deciso da Verda con sentenza del 14 giugno '99: metà
confiscati a favore dello Stato, metà restituiti a Prudentino. Secondo l'accusa,
l'allora presidente del Tribunale penale cantonale avrebbe tentato di farsi
promettere da Prudentino, con la mediazione di Cuomo, la metà del milione 600
mila franchi ritornato in possesso di Prudentino. Prudentino però non ha mai
versato un franco a Verda. E lo stesso Verda ha sempre respinto l'accusa di
corruzione passiva aggravata. Oltre che di corruzione passiva aggravata, l'ex
giudice è accusato di ripetuta violazione del segreto d'ufficio, di istigazione
a violazione del segreto d'ufficio e di favoreggiamento. Oltre alla complicità
in corruzione passiva, a Cuomo viene contestata l'infrazione ripetuta della
Legge federale sul domicilio e la dimora degli stranieri. L'atto d'accusa nei
loro confronti consta di sette pagine. La Corte è presieduta da Giovanna Roggero
Will. L'accusa è sostenuta da Luciano Giudici, avvocato e già procuratore
pubblico. Verda è difeso dall'avvocato Mario Molo. Cuomo dagli avvocati Mauro
Mini e Bernhard Gehrig.
Durante il processo Gerardo Cuomo si è sentito male.
Verso mezzogiorno è stato accompagnato fuori dall’aula. Ma alle 14 tutti sono
ritornati in aula per continuare il dibattimento. Un centinaio di persone tra
giornalisti, cameraman e fotografi si è affollata davanti al Palazzo di
giustizia di Lugano.
MARTEDÌ 19.06.2001
I
due amici sono ora due nemici. Cuomo accusa Verda nella seconda
giornata
Cuomo ha dichiarato che fu Verda a decidere di
sbloccare i fondi di Francesco Prudentino in cambio di metà della
somma
E pensare che una volta erano molto amici. Nella seconda
giornata del processo, Gerardo Cuomo e Franco Verda si sono trovati nuovamente
faccia a faccia ed è arrivata la resa dei conti. Interrogato dalla giudice
Giovanna Ruggero Will il presunto boss del contrabbando ha dichiarato che fu
Franco Verda a decidere di sbloccare i fondi di Francesco Prudentino in cambio
di metà della somma, 800.000 franchi. Una accusa verso la quale Verda ha scosso
la testa e quando è arrivato il suo turno non ha potuto fare a meno di confutare
le asserzioni di Cuomo. Come si svolsero veramente i fatti? Non resta che
attendere l’arrivo di Francesco Prudentino che lascerà le carceri italiane, dove
si trova con l’accusa di essere uno dei capi della mafia pugliese per essere in
aula mercoledì e riferire la sua versione dei fatti.
MERCOLEDÌ 20.06.2001
La frase del giorno: "Non
ricordo"
Silenzio, parla Prudentino, ma poi non
parlò
Nella terza giornata di processo in aula si è presentato
Francesco Prudentino, boss del contrabbando. La frase, da lui più volte
ripetuta, e che ha contraddistinto la sua venuta a Lugano? "Non ricordo".
Attorno a lui sono partite le vicende legate al Ticinogate, e sul caso del
parziale dissequestro dei soldi di Prudentino è arrivata per l’ex giudice Franco
Verda l’accusa più grave: quella di corruzione passiva aggravata. Ma Prudentino
ha dichiarato che lui, quei soldi, non vede perché avrebbe dovuto dividerli con
chichessia.
GIOVEDÌ 21.06.2001
La ricostruzione dei
fatti: Verda e Cuomo si diedero da fare per trovare i soldi
Tutto partì quel 24 giugno del
1999
La corte ha esaminato i fatti susseguitisi alla ormai famosa data del 24
giugno 1999 quando l’allora giudice Verda firmò la decisione sull’istanza di
confisca dei beni di Francesco Prudentino.
Due i momenti che hanno caratterizzato
la giornata dibattimentale. Il primo per spiagare cosa fecero Cuomo e Verda dopo
che Prudentino rifiutò di versare loro i soldi necessari a risanare le Acque San
Bernardino SA. La risposta? Si diedero da fare per trovare gli 800 mila franchi
necessari. Il secondo per spiegare come poté Gerardo Cuomo rimanere in Svizzera fino al 1999;
punto che vede entrare in scena il Corvo, Alberto Zoppi e l'avvocato Francesco
Moretti.
VENERDÌ 22.06.2001
La giornata della pubblica
accusa
Il procuratore chiede 2 anni per Verda e 1 per
Cuomo
Dopo una requisitoria di quasi sei ore, il procuratore
straordinario Luciano Giudici ha chiesto per l´ex giudice Franco Verda una pena
di due anni di detenzione da espiare. Per il presunto contrabbandiere di
sigarette Gerardo Cuomo ha proposto 12 mesi sospesi con la condizionale e 15
anni di espulsione dalla Svizzera. All´ex presidente del Tribunale penale
cantonale, il procuratore ha imputato corruzione passiva, favoreggiamento,
ripetuta infrazione del segreto professionale. Secondo Giudici fu lui a chiedere a Cuomo di contattare Prudentino, non il contrario. Cuomo è accusato complicità in
corruzione passiva e infrazione alla legge federale sul soggiorno e la dimora
degli stranieri.
LUNEDÌ 25.06.2001
La difesa chiede
l´assoluzione
Dopo le richieste di pena del procuratore
Giudici ecco la giornata della difesa
Sesta giornata. Gli avvocati dei due imputati hanno tentato di
demolire le tesi dell´accusa e hanno entrambi chiesto l´assoluzione dei loro
clienti.
MARTEDÌ 26.06.2001
Ultime battute
del processo Cuomo-Verda
Settima giornata. Le lacrime di Verda
Il presunto boss del contrabbando Gerardo Cuomo ha detto di aver fiducia nel tribunale. L´ex giudice Franco Verda, faticando a trattenere le lacrime, ha dichiarato di vergognarsi per i gravi errori commessi in un difficile momento della sua vita. Verda si è detto dispiaciuto di aver destabilizzato la giustizia ticinese ma ha sostenuto di non ritenersi un giudice corrotto. Il procuratore straordinario Luciano Giudici ha reiterato le sue richieste di pena: due anni di detenzione da scontare per Verda e 12 mesi di detenzione con il beneficio della condizionale, più 15 anni di espulsione, per Cuomo. I giurati si riuniranno domani mattina. La sentenza è attesa al più presto nel pomeriggio.