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CANTONEBustina di zucchero "dal risvolto sessista"

01.07.15 - 10:41
Il Gruppo donne USS Ticino e Moesa vuole sensibilizzare l’opinione pubblica in merito al prodotto che gira in molti locali pubblici del cantone
Bustina di zucchero "dal risvolto sessista"
Il Gruppo donne USS Ticino e Moesa vuole sensibilizzare l’opinione pubblica in merito al prodotto che gira in molti locali pubblici del cantone

BELLINZONA - Il Gruppo donne USS Ticino e Moesa vuole richiamare l’attenzione su una bustina di zucchero - che si può trovare in molti locali pubblici del cantone - sulla quale è possibile leggere una frase che nell’intento degli ideatori avrebbe probabilmente dovuto far ridere: "Che differenza c’è tra una donna e il cane? Il prezzo del collare".

Una battuta che ha toccato la sensibilità di molti, che “rende drammaticamente omaggio al livello culturale di questo paese, che spesso considera satira gli insulti e le più avvilenti manifestazioni di sessismo”, è stato sottolineato. “Certo, ci si può dire: “Embè, quante storie, non si può neanche più ridere… se ti dà fastidio non mettere lo zucchero nel caffè”. Oppure: “Abbiate più senso dell'humour. E magari cercate di fare anche un pizzico di autoironia: chi si prende troppo sul serio finisce per stufare...”. A stufare veramente, semmai, sono le manifestazioni di bullismo “macho””.

Secondo il Gruppo il punto non è rovesciare la situazione e fare circolare bustine del caffè con affermazioni del tipo “Che differenza c’è tra il cervello di un uomo e un guscio di noci”? Niente, perché entrambi sono vuoti”. Qualche volta ci sentiamo dire che va bene fare una battuta sessista se corrisponde alla verità (quale verità?) oppure se è divertente (ma divertente per chi?). Quello di cui alcuni non si rendono conto è che le battute sessiste espongono sempre al ridicolo il genere femminile. Non serve nemmeno fare prima una battuta sessista sugli uomini e poi una sulle donne, per garantire una sorta di “par condicio” del cattivo gusto. Il punto è che la bustina di zucchero è tutt’altro che innocua, perché veicola e banalizza manifestazioni di sessismo sempre più diffuse e che vanno ben al di là di un semplice involucro”.

Per il Gruppo l’attenzione va quindi data alla differenza vera nell’atteggiamento di fronte alle svariate forme di sessismo. “Contestare gli uomini in questi frangenti può essere impegnativo, ma ne vale la pena, perché in questo modo ognuno di noi sa di fare la propria parte per creare un mondo dove porre fine alla violenza sulle donne è una cosa seria. E dove il sessismo non è più qualcosa di cui ridere. Nemmeno se veicolato da una candida bustina di zucchero”.

 

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