Cantone e FLP cercano di risolvere i problemi viari dopo la posa dei nuovi semafori
CASLANO / PONTE TRESA - La situazione viaria in quel di Caslano e Ponte Tresa, dopo la posa dei nuovi semafori in agosto e i disagi legati al traffico che ne sono conseguiti, sembra migliorata. In seguito alle numerose lamentele degli utenti per le attese troppo lunghe, la Ferrovia Lugano-Ponte Tresa (FLP) - come riferisce il CdT - ha apportato delle modifiche importanti ai citati impianti.
I nuovi semafori, d'altra parte, si erano resi necessari come conseguenza dell’obbligo di risanamento dei passaggi a livello ferroviari su tutto il territorio nazionale, sancito dall’Ordinanza federale sulle ferrovie, per garantirne la sicurezza dell’esercizio e per evitare che persone o cose siano esposte a pericolo.
Peccato, però, che dopo la fase di test si siano registrate ripercussioni sensibili sul traffico, soprattutto all’incrocio tra la cantonale e via San Bernardino a Ponte Tresa, anche in orari in cui le code non dovrebbero esserci.
Disagi tanto rilevanti da aver spinto la Conferenza dei sindaci del Malcantone a chiedere la soppressione del semaforo davanti a via San Bernardino a Ponte Tresa. Da qui il Cantone aveva dato il via a un monitoraggio.
Le FLP, intanto, come spiega il direttore Roberto Ferroni, hanno introdotto due modifiche importanti nel tentativo di ovviare al problema: «Da un lato è stata ridotta la fase di attesa al semaforo di via San Bernardino, a tutto beneficio di chi viaggia sulla cantonale. Dall’altro abbiamo accorciato il tempo che intercorre tra annuncio dell’arrivo del treno e il via libera dopo il suo transito, guadagnando 18 secondi. Pensiamo di aver fatto tutto il possibile per migliorare la fluidità del traffico sulla cantonale, riducendo all’osso i tempi di attesa. Di più è impossibile».