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Ad una settimana dalla disgrazia costata la vita a due persone, l'Aet assicura: «Il cavo di prima era in perfette condizioni»
BELLINZONA - Ad una settimana di distanza continuano le indagini per risalire alle cause dell'incidente aereo che ha causato la caduta di un Super Puma e la conseguente morte di due persone.
Le ipotesi finora più accreditate sono il guasto improvviso e l'errore umano.
«LaRegione», inoltre, oggi riporta che il cavo danneggiato contro il quale l'elicottero ha colliso, è stato sostituito. Interpellata da «LaRegione», l'Azienda Elettrica Ticinese (AET), assicura che il cavo «era in perfette condizioni e che avrebbe continuato a fare il suo lavoro a lungo», anche in condizioni climatiche estreme.
Viene quindi esclusa l'ipotesi secondo cui il cavo, risalente agli anni 70, «potrebbe essersi mosso oltremodo e/o spezzato non reggendo il vortice generato dall'elicottero toccandone la coda».
Il direttore dell'Azienda elettrica ticinese Roberto Pronini ha affermato che «la linea non presentava difetti», ed «era segnata nelle carte di esercito e Rega».
