Due milioni e mezzo di visualizzazioni per il video del giovane brianzolo Marco Capedri che "bagna il naso” a Ticino Turismo. Il direttore Elia Frapolli: «Social potenti. Ma si punta anche su altro»
LAVERTEZZO – Quattro milioni e mezzo di franchi. È il budget annuo che Ticino Turismo destina alla promozione e al marketing. Poi arriva un illustre signor nessuno, tale Marco Capedri, in arte Capedit, e con un video semi amatoriale sulla Verzasca, a costo zero, spopola sui social network. Oltre due milioni e mezzo di visualizzazioni che attirano in valle un'orda di turisti italiani. Un caso senza precedenti, di cui stanno parlando tutti i principali quotidiani della vicina penisola.
Il fenomeno - Si fa chiamare Capedit. Vive a Cesano Maderno, nella provincia di Monza e Brianza. Fino a qualche giorno fa, questo simpatico giovanotto era un semplice videomaker, con la passione dell'escursionismo e dei bagni nel fiume. Oggi è un fenomeno, un divoratore di click. Grazie a quel video sulle "Maldive a un'ora da Milano". «Questo ragazzo ha fatto un miracolo senza spendere un soldo», dice Roberto Bacciarini, sindaco di Lavertezzo. Che aggiunge: «C'è chi sostiene che l'operazione abbia mandato in tilt la valle. Io la vedo diversamente. Simili iniziative ci fanno solo del bene».
Confronto scomodo - Ma cosa ne pensano, invece, a Ticino Turismo? È giustificato avere un budget di quattro milioni e mezzo di franchi, quando poi un ragazzino riesce a ottenere simili exploit senza alcuna spesa? Il direttore Elia Frapolli non ci sta a fare la parte di chi si è fatto "bagnare il naso". «Un successo a costo zero? I video della gente comune sui social rappresentano uno strumento potentissimo. Ma non possiamo puntare solo su quelli. Il nostro budget annuo è destinato a una promozione a 360 gradi, per un pubblico diversificato, che porti un indotto al territorio e non si rivolga soltanto al turismo di giornata».
La differenza - L'impatto del video è stato enorme. «Anche perché è di qualità – precisa Frapolli –. E soprattutto perché la Verzasca è effettivamente fantastica. Ma non si può banalizzare. A noi capita spesso di invitare blogger, instagrammer e i cosiddetti “influencer”, e di raggiungere risultati simili. L’importante, per noi, è che le visualizzazioni vengano tradotte in visite reali, se possibile con pernottamento. Ed è per raggiungere questo obiettivo che investiamo gran parte del nostro budget».
Una miscela vincente - Bravura? Casualità? Fortuna? A fare impennare le visite del video di Capoedit è un mix di fattori. «Avevano girato video anche in altre località, senza ottenere lo stesso traguardo – fa notare Bacciarini –. Forse il paragone con le Maldive ha fatto la differenza».
Un pubblico che spenda - «Secondo uno studio commissionato dal Dipartimento delle finanze e dell’economia – conclude Frapolli –, il turismo in Ticino genera un indotto di 2 miliardi di franchi, che corrisponde a circa il 10% del Prodotto interno lordo. Significa che dobbiamo essere in grado di attirare anche un tipo di turista disposto a spendere. E per questo occorre investire».