Ma la nuova ordinanza è ancora bloccata da un ricorso. La categoria: «Lavoriamo in un contesto difficile»
LUGANO - «Stiamo sopravvivendo». Lo dicono alcuni tassisti B di Lugano (si tratta della categoria che non ha diritto di sosta sull’area pubblica, per intenderci), che da quasi tre anni sono in attesa che entri in vigore la nuova ordinanza municipale sul servizio taxi. Un’ordinanza elaborata dal Municipio cittadino per migliorare la situazione. Ma che dall’autunno del 2015 è bloccata da un ricorso, non ancora evaso, dei tassisti A. «E noi ci troviamo ancora a lavorare in un contesto difficile, in cui dobbiamo anche fare i conti con la concorrenza degli Ncc (il servizio di noleggio con conducente, ndr) e con numerosi controlli».
La nuova ordinanza, lo ricordiamo, prevede innanzitutto l’abolizione delle autorizzazioni di tipo B, rilasciando un maggior numero di autorizzazioni analoghe a quelle che oggi sono destinate alla categoria A. Inoltre introduce la possibilità di utilizzare parzialmente le corsie preferenziali presenti sul territorio comunale. «Da anni stiamo ormai aspettando questa possibilità, per evitare che i nostri clienti restino imbottigliati nel traffico cittadino».
«Nel frattempo stiamo provando delle conciliazioni» assicura il vicesindaco Michele Bertini, titolare del Dicastero sicurezza. E sottolinea che d’altronde «l’ordinanza sul servizio taxi è stata modificata proprio per dare in qualche modo ascolto alle esigenze dei tassisti». Ma le autorità comunali non possono in alcun modo intervenire sul numero dei taxi attivi. «La Città funge da regolatore per la concessione dell’area pubblica e per altri aspetti marginali, ma per quanto riguarda l’attività in sé si parla di libero mercato». L'ordinanza mira comunque all'introduzione di criteri qualitativi e referenziali per una categoria, quella dei tassisti, che contribuisce all'immagine della città, sottolinea ancora il vicesindaco.
L’accesso al piazzale della stazione - Il nuovo piazzale della stazione? Per i tassisti della categoria B è off-limits. «Prima avevamo la possibilità di transitare almeno per scaricare i clienti, mentre ora l’area è di uso esclusivo dei taxi A» lamentano alcuni tassisti B. Lo conferma il presidente della categoria A, Luca Quadri: «Prima i colleghi avevano il telecomando per la barriera». Ma assicura: «Se a bordo hanno una persona con difficoltà motorie, possono certamente utilizzare il citofono all’ingresso per richiedere l’accesso».