Nel 2017 (in tredici cantoni) solo il 2.8% dei casi sono stati segnalati alla popolazione. Ginevra da record con soli 5 su 1.668. Nel nostro cantone si tocca invece il 40%: 33 avvisi su 83 scomparsi
BELLINZONA - Gli avvisi di scomparsa che le polizie cantonali svizzere diramano e che in seguito appaiono sui media sono solo la punta dell’iceberg di un fenomeno molto più ampio.
Secondo un’inchiesta della «SonntagsZeitung» in 13 cantoni della Confederazione (quelli che hanno accettato di collaborare), l’anno scorso sono sparite nel nulla ben 3’354 persone. Da questo dato si può capire come gli avvisi di scomparsa diramati alla popolazione dalle autorità sono effettivamente molto pochi e comprendono solo il 2.8% dei casi (il Ticino - non presente nella statistica - fa però eccezione).
Il caso di Samantha - Questa pratica di non divulgare alla popolazione una grandissima parte delle persone che sono svanite nel nulla è molto diffusa nel Canton Ginevra. Recentemente, con il caso del ritrovamento del corpo senza vita di Samantha, questa decisione è stata pure aspramente criticata. La nonna della giovane - sulle pagine de “L’Illustré” - ha infatti biasimato la scelta delle autorità di non pubblicare l’avviso subito dopo la scomparsa della nipote.
Sparizioni record a Ginevra - In effetti nel cantone in riva al Lemano nel 2017 ci sono state ben 1’668 segnalazioni di persone scomparse, ma solo cinque di esse sono state in seguito divulgate alla popolazione. «Prima di ogni pubblicazione dobbiamo porci la domanda se la protezione della privacy degli interessati non sia più importante», spiega il portavoce della polizia ginevrina Silvain Guillaume-Gentil. Un compito non facile quello delle autorità ginevrine. «Quando sono minorenni dobbiamo avere il permesso dei genitori, mentre quando si tratta di adulti spesso se ne vanno di loro spontanea volontà. Una ricerca pubblica potrebbe anche spingerli a nascondersi ancora di più». Un ulteriore problema rilevato dalle forze dell’ordine ginevrine è che la popolazione non dovrebbe essere sovraccaricata d’informazioni. «Se pubblichiamo un avviso di scomparsa ogni giorno alla fine non verrebbero più presi sul serio».
Eccezione Ticino - Nel nostro cantone il dato degli avvisi di scomparsa diramati dalla polizia è molto più alto e lo scorso anno ha raggiunto quasi il 40% dei casi. «Nel 2017 contiamo 33 comunicati destinati ai media e alla popolazione», specifica la polizia cantonale da noi interpellata. Tra questi risultano ancora senza soluzione i casi di Geneviève Tomonaga-Ducotterd (scomparsa il 2 agosto da Losone) e Michael Eduard Wackernagel (scomparso il 23 settembre da Ascona). In totale sono state 83 le segnalazioni ricevute lo scorso anno dalle forze dell'ordine riguardo a una possibile sparizione (34 femmine e 49 maschi). «Di queste - specifica la polizia - 81 sono state revocate, comprese quelle di 8 persone che sono state ritrovate senza vita». A gennaio, ai due casi ancora aperti, si è poi aggiunto quello di Boris Bernasconi, il giovane di 20 anni scomparso lo scorso 11 gennaio da Pregassona.
Decidono i familiari - Per quanto riguarda la pubblicazione (o meno) di un avviso di scomparsa la scelta non dipende dalla polizia. «La decisione finale spetta ai familiari», specificano le forze dell’ordine. Anche per quanto riguarda i tempi di una pubblicazione non esiste una regola specifica. «Non c’è un lasso di tempo minimo. La tempistica è conseguente alla valutazione fatta insieme alla famiglia. Ogni caso ha dinamiche individuali e non possono essere applicate regole troppo generali», conclude la polizia.
Spesso minorenni - Dall’inchiesta del giornale svizzero tedesco emerge come a svanire nel nulla siano sempre più spesso i giovani. A Basilea Città e Friburgo (ad esempio) i minorenni rappresentano il 44% degli scomparsi del 2017. Nel Canton Vaud e a Obvaldo quasi la metà.
Delle 83 persone scomparse in Ticino nel 2017, il 42% erano minorenni (16 femmine e 19 maschi).