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LOCARNOQuasi quasi prendo il treno: l’esperimento social di Nicola Pini

18.09.18 - 18:27
Il granconsigliere PLR raccoglie la sfida del Dipartimento del territorio. Userà solo i mezzi pubblici per un mese. E documenterà tutto quanto, nel bene e nel male
Quasi quasi prendo il treno: l’esperimento social di Nicola Pini
Il granconsigliere PLR raccoglie la sfida del Dipartimento del territorio. Userà solo i mezzi pubblici per un mese. E documenterà tutto quanto, nel bene e nel male

LOCARNO – Ha deciso di non usare l’auto per un mese. Da qualche giorno Nicola Pini, classe 1984, locarnese, granconsigliere PLR, viaggia solo con i mezzi pubblici. E documenta tutto sui social network. Sia in positivo, sia in negativo. Una specie di diario online nell’era della rivoluzione della mobilità voluta (o pretesa) dal Dipartimento del territorio di Claudio Zali, ma anche dalla stessa Confederazione.

Perché ha deciso di fare questa esperienza?
«Per capire se vale davvero la pena usare i mezzi pubblici in Ticino. Nell’ottica del lavoro, della famiglia, della qualità di vita. Vorrei anche valutare cosa funziona e cosa si può migliorare».

Insomma, ha tolto i panni del politico per tornare a fare il cittadino?
«No. Fare politica per me significa anche camminare qualche metro con le scarpe degli altri».

Perché ha scelto di documentare le sue vicende sui social?
«Per favorire una discussione, raccogliere esperienze, osservazioni e proposte anche di altri utenti. La mobilità pubblica deve servire tutti. Non un individuo solo. L’intento è anche quello di stimolare altri a fare altrettanto. Provarci per vedere se vale la pena oppure no».

Utilizzando i mezzi pubblici riesce a fare tutto ciò che può fare con l’auto? 
«È la domanda che mi sto ponendo ogni giorno. Assieme a tante altre».

Quali?
«Il tempo in viaggio può essere utilizzato per lavorare o è tempo perso? Cosa comporta questa scelta nella quotidianità e nel rapporto con le persone a cui voglio bene? A livello di costi, conviene o no? Il nostro sistema di mobilità è attrattivo e funzionale?»

Quale è il suo tragitto?
«Ho un’attività professionale variegata che mi impone disponibilità e flessibilità. Alla quale aggiungo la politica, come anche varie realtà associative. I tragitti variano dunque molto di giorno in giorno e spaziano su tutto il territorio cantonale. Anche questo è il bello dell’esperienza».

Insomma, un bel caos…
«Quando opero nel Locarnese posso beneficiare dei bus e del sistema di bike-sharing. Uno o due giorni la settimana vado a Bellinzona per i lavori di Gran Consiglio e ho scoperto che per me spesso è più comodo il bus del treno, per via della vicinanza delle fermate».

Più complicato sarà invece recarsi in Valle Onsernone, dove lei si occupa di un progetto di rilancio socio-economico della valle…
«Effettivamente lì è praticamente impossibile partecipare a riunioni serali».

Dando un’occhiata alla sua agenda, a volte conciliare i vari impegni potrebbe sembrare impossibile.
«L’altro giorno avevo, ad esempio, una riunione alle 18 a Vezia e una alle 20.30 a Locarno. Sino ad ora ci sono riuscito, seppur con qualche ritardo».

Quali sono gli aspetti positivi che sta constatando?
«La prima impressione è tendenzialmente positiva. Sto riuscendo a fare tutto, spesso riesco a lavorare bene sul mezzo pubblico, gli imprevisti sono finora stati pochi. Un aspetto che mi ha colpito è la maggiore consapevolezza del territorio».

In che senso?
«Vedo il Ticino anche da angolazioni inusuali per un automobilista. La qualità dei veicoli, inoltre, mi è parsa positiva. A livello sociale mi ha stupito il “grazie e arrivederci” che molte persone pronunciano quando scendono dal bus. Gentilezza che compensa qualche comportamento arrogante, poco frequente, ma sempre di troppo».

Quali sono invece gli aspetti negativi?
«La dipendenza dagli orari, che impone di programmare con cura e in anticipo gli spostamenti, con una leggera perdita di flessibilità, per il momento sopportabile. Finora non ho rinunciato a nessun appuntamento, ma a ciò che gli sta attorno sì».

Cioè?
«Al classico caffè prima o dopo la riunione. Almeno inizialmente non è sempre facile orientarsi nel sistema di trasporto pubblico e le indicazioni non sempre sono cristalline. Tra gli aspetti negativi anche diverse chiacchierate spontanee troncate malamente per non perdere la corsa. Forse compensate da altri incontri inattesi. Da notare un certo allungamento dei tempi di percorrenza, anche se molto dipende dagli orari in cui ti muovi e da come utilizzi il tempo del viaggio. Alcune fermate presentano una qualità forse discutibile e ti lasciano esposto ai capricci della meteo».

Allo stato attuale delle cose, ritiene che il Ticino sia pronto per una mobilità con i mezzi pubblici?
«Si può sempre fare meglio, ovvio. Sono sorpreso dalla capillarità del servizio di trasporto pubblico. Arrivi ovunque, o quasi. Il problema è piuttosto la frequenza delle corse. Ma qui entra in gioco il discorso finanziario, e talvolta il tempo di percorrenza. Su questo in particolare bisogna insistere, per fare in modo che il trasporto pubblico diventi sempre più competitivo. Ora continuo con l’esperienza, sperando che possa scaturire qualche proposta».

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COMMENTI
 

Zico 6 anni fa su tio
Facciamo andare tutti e 90 GC con i mezzi pubblici alle sessioni di GC. poi vedremo quanti miliardi di scuse riescono ad inventarsi! dacile fare il figo e per una volta prendere il treno. obbligate i GC ad andare col treno. poi vediamo cosa risponderanno!

ugobos 6 anni fa su tio
bhe dai gioca un po e la cosa finisce li. mica penserete che ne uscirà qualcosa. il futuro è l aviazione elettrica. lugano Zurigo 35 minuti e seduto non in piedi e 3 ore se tutto va bene

Sciacallo 6 anni fa su tio
Triste tentativo di lavarsi le coscienze da parte di un rappresentate di partito che vota sempre a favore del trasporto su gomma... che vota sgravi alle ditte che assumono solo frontalieri, e che fanno finanziare programmi d'agglomerato sbilanciati a favore del trasporto individuale. Che tristezza...

Hardy 6 anni fa su tio
Resto dell'idea che al "caro" Cantone non conviene avere dei trasporti pubblici puntuali ed efficienti, se poi tutti li usassero chi paga le tasse sulle auto? Non ho mai visto una reale volontà e progetto di migliorare i mezzi pubblici in Ticino, e soprattutto di proporre prezzi adeguati. Insomma: "sì certo, usate i mezzi pubblici....ma in realtà anche no"

Bob Lutz 6 anni fa su tio
Lodevole iniziativa di mettersi nei panni degli altri, almeno per prova. I mezzi pubblici vanno bene per i turisti con notevole dimestichezza linguistiche e delle apps. Gli anziani pur avendo tempo, devono però essere sportivi e tecnologici. Chi lavora con orari flessibili, può anche rientrare nel target servito. Tutti gli altri con orari inderogabili, che trasportano anche solo la spesa, si occupano dei figli, vivono lontani dai centri, sono spacciati. A prescindere dai costi.

elvicity 6 anni fa su tio
se non altro uno ci prova almeno

pardo54 6 anni fa su tio
C’è gente che lo fa da una vita, altri che non possono per i costi o perché abitano in zone periferiche. Speriamo non diventi come Salvini e Di Maio sempre in cerca di visibilità, ma le elezioni sono alle porte e tutto fa brodo

lügan81 6 anni fa su tio
Beh chapeau che almeno un politico si pone seriamente il problema aldilà delle prossime elezioni o meno. In questo modo si espone i molteplici problemi legati alla mobilità che in questo cantone non é sempre semplice sfruttare

lollo68 6 anni fa su tio
Se lui dovesse portare i miei figli alle varie attività con i mezzi pubblici capirebbe che è impossibile, perché non ci sono i mezzi per rientrare a casa! Capita che l'autopostale non aspetti il treno che ha qualche minuto di ritardo, e i passeggeri devono aspettare un'ora per la prossima corsa se non hanno perso l'ultima!

comp61 6 anni fa su tio
wow sono curiosissimo dei suoi commenti. ahahaha

Melek 6 anni fa su tio
La sola cosa da fare: dimezzare il costo degli abbonamenti. Due zone arcobaleno (il minimo) per un anno costano più di 600 franchi. Costassero 300.- andrebbe benissimo.

Libero pensatore 6 anni fa su tio
Ci sono centinaia di persone che lo fanno tutto l’anno, non credo ci sia bisogno di Pini per capire se le cose funzionano o meno.

pillola rossa 6 anni fa su tio
Mobility

Bär 6 anni fa su tio
Le elezioni si avvicinano
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