Nuovi dettagli sui maltrattamenti all'ospedale Beata Vergine di Mendrisio: le vittime sarebbero almeno tre pazienti
MENDRISIO - Un infermiere modello, da vent'anni alle dipendenze dell'Eoc. Insospettabile: finché sei settimane fa un collega ha fatto una segnalazione alla direzione. Sono almeno tre i pazienti dell'ospedale Beata Vergine di Mendrisio che avrebbero subito maltrattamenti da parte di un infermiere della struttura. Nuovi dettagli sull'inchiesta sono stati forniti oggi dal Caffè.
L'uomo, cittadino svizzero residente nel Mendrisiotto, è accusato di lesioni gravi, lesioni semplici, coazione e vie di fatto. L’inchiesta è coordinata dal sostituto procuratore generale Nicola Respini.
Gli accertamenti, riferisce il domenicale, sono iniziati a metà ottobre, dopo che un collega ha riferito ai "piani alti" dell'Obv i modi «poco ortodossi» dell'infermiere. Immediatamente sospeso dal servizio, il dipendente nega ogni addebito. Ma dopo le prime verifiche - in cui sarebbero emersi anche nuovi elementi - l'Eoc ha provveduto a denunciare i fatti al Medico cantonale e al Ministero pubblico. L'inchiesta interna è durata tre settimane, poi la sospensione dell'infermiere dall'incarico è stata confermata. L'indagine giudiziaria, invece, è ancora in corso.