Il motivo ha a che fare con il caldo, ma non solo. Lo spiega Renato Gazzola del Tcs
BELLINZONA - L'ultima è stata, domenica, un'auto posteggiata in via Dragonato a Bellinzona. Le fiamme sono divampate dal niente, alle 18.30 del pomeriggio: la vettura era ferma e senza conducente. Ma nei giorni scorsi i veicoli andati a fuoco in Ticino sono stati diversi.
Una Harley Davidson è bruciata sul Ceneri, mercoledì. Il giorno prima, una moto da enduro ha avuto la stessa sorte a Melide: carbonizzata sotto gli occhi increduli del proprietario, che l'aveva appena acquistata in un concessionario del Luganese. Lunedì era toccato a un'auto ferma in un posteggio a Giubiasco.
In Svizzera non mancano casi anloghi: nelle scorse ore un incendio a catena ha quasi distrutto un posteggio sotterraneo, a Berna. Qualcosa di simile è successo nel posteggio del Paleo Festival a Nyon, sabato.
Il fenomeno non è sfuggito al Tcs, che frena il panico e avverte: la colpa non è (solo) del caldo. Automobilisti e motociclisti «devono fare piuttosto attenzione alla manutenzione dei veicoli».
Il motivo? Ogni incidente è un caso a sé, premette il portavoce del Tcs Renato Gazzola. «Quando un veicolo brucia è difficile risalire alla causa. Fatto sta che questo tipo di roghi sono aumentati tendenzialmente nel corso degli ultimi anni. Una statistica non esiste, ma la presenza sempre maggiore di componenti elettriche nelle auto ha certamente aumentato le possibilità di combustione».
I fattori scatenanti «possono essere diversi» spiega l'esperto. Al degrado dei cavi e ai danni provocati dai roditori - le famigerate martore, in particolare - va aggiunto senz'altro anche il caldo. «La temperatura media all'interno del vano motore è sempre superiore di alcuni gradi rispetto a quella dell'ambiente» spiega Gazzola. «Con l'aggiunta supplementare della canicola, se i veicoli restano esposti al sole per ore, basta che una fonte interna di calore venga a contatto con un cavo elettrico perché quest'ultimo si degradi, e alla fine prenda fuoco».
La raccomandazione, in ogni caso, è «provvedere quanto meglio alla manutenzione dei veicoli» conclude il portavoce del Tcs. «Lo stato di conservazione dei cavi, e la presenza o meno di perdite di liquidi o trasudazioni, può fare la differenza». Le temperature c'entrano: ma se la vostra vettura andrà a fuoco, probabilmente, non potrete dare la colpa solo al caldo.