La risposta del Consiglio federale a un'interpellanza del deputato leghista Lorenzo Quadri sui collegamenti su gomma tra il Ticino e lo scalo milanese
BELLINZONA/BERNA - Il prolungamento delle concessioni per i collegamenti via bus tra il Ticino e lo scalo di Malpensa è pensabile solo qualora l'offerta ferroviaria dovesse affermarsi.
Lo scrive oggi il Consiglio federale rispondendo a un'interpellanza di Lorenzo Quadri (Lega/TI) sul futuro dei collegamenti via gomma con l'hub lombardo. In questo momento è meglio che la ferrovia non subisca la concorrenza della gomma, sottolinea l'esecutivo.
Dietro la risposta del governo si celano principalmente due ragioni: invocando l'Accordo sui trasporti terrestri tra la Svizzera e l'UE, l'esecutivo precisa che «se nel traffico internazionale un'autolinea compromette gravemente l'esistenza di un'offerta ferroviaria, la domanda di autorizzazione va respinta».
In secondo luogo, il Cantone Ticino e la Confederazione «hanno investito ingenti mezzi finanziari nell'infrastruttura ferroviaria e indennizzano finanziariamente l'offerta sulla linea in questione». Insomma, per assicurare l'esistenza e la redditività minima della nuova offerta voluta dal Cantone e dalla Confederazione, è necessario che in una prima fase tale offerta non subisca la concorrenza di linee di autobus parallele.
Una volta che l'offerta ferroviaria si sarà affermata, «si potrà valutare se un'alternativa su gomma pregiudicherebbe seriamente o meno la sua esistenza».