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CANTONEMigros mette al bando la "palma ticinese"

08.01.20 - 09:25
Da inizio gennaio la pianta è stata tolta dall'assortimento. Il biologo spiega come evitare la proliferazione al di fuori dei giardini della specie finita anche sulla lista nera delle invasive
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La palma sfuggita al controllo dei giardini
La palma sfuggita al controllo dei giardini
Migros mette al bando la "palma ticinese"
Da inizio gennaio la pianta è stata tolta dall'assortimento. Il biologo spiega come evitare la proliferazione al di fuori dei giardini della specie finita anche sulla lista nera delle invasive

LUGANO - Migros dichiara guerra alla palma ticinese. Ed è cosa buona e giusta. Da inizio gennaio la pianta che decora, si fa per dire, infiniti giardini è stata tolta dall’assortimento Do it+Garden. Una misura che vale anche per il nostro cantone dove la specie ha oramai infestato radure e boschi. 

Vecchio status symbol - La palma del Giappone, questo il nome dell’albero chiamato anche “Tessiner Palme” dai confederati, è conosciuta come Palma del Giappone, Palma di Fortune o Trachycarpus fortunei. La sua fortuna al sud delle Alpi risale al tempo del boom edilizio, quando negli anni 60-70 non c’era villetta che rinunciasse a questo piccolo status symbol. Un po' come il ficus di fantozziana memoria. Oggi vanno di moda gli ulivi, allora si scimmiottavano i palmizi delle dimore signorili d’inizio ‘900. 

Un pericolo per la biodiversità - Negli ultimi decenni però l'orpello vegetale è sfuggito di controllo e oggi la palma ticinese si trova diffusa ovunque e figura a pieno titolo nella lista nera delle piante esotiche invasive stilata dal centro nazionale sulla flora svizzera (Infoflora). «Queste neofite - spiega la stessa Migros nel motivare il bando - rappresentano un pericolo per la biodiversità». 

Un bando valido - Più concretamente dove la palma mette radici impedisce il ringiovanimento naturale delle specie indigene. La mappa della sua diffusione indica il Ticino come focolaio principale, anche se preoccupa la sua comparsa in altri cantoni (specialmente quelli romandi). Il bando di Migros non cambia la situazione da noi, ma rappresenta un segnale e concorre alla sensibilizzazione. Non è una battaglia persa secondo il biologo e genetista delle piante Nicola Schoenenberger, che alla stesura della blacklist ha collaborato: «La mossa di Migros trovo sia valida perché i cambiamenti climatici rischiano di diffondere ulteriormente la specie nell’Arco lemanico. In una fase precoce rinunciare all’immissione delle piante madri nell’ambiente più essere una misura preventiva assolutamente efficace».

Il consiglio: tagliare le infiorescenze - Nonostante i boschi invasi sembrino suggerire il contrario, il contenimento della palma non è vano nemmeno in Ticino: «È una specie facilmente contrastabile, rispetto ad altre più toste come il poligono del Giappone o l’ailanto. Basta tagliare le infiorescenze prima che si formino i frutti». Frutti che gli uccelli contribuiscono altrimenti a spargere nel territorio. A diffondere ulteriormente i semi contribuiscono gli scarti di giardino che vengono illegalmente depositati fuori dai luoghi di raccolta. Peraltro, se recisa al piede la palma non rispunta più. È quindi vulnerabile. «La difficoltà sta nella grande estensione che ormai ha raggiunto» conclude il biologo.

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COMMENTI
 

Gabrigabri171 4 anni fa su tio
Assolutamente d'accordo. Basta rispettare le misure preventive, e soprattutto piantare le specie di palme non invasive. Ce n'è un bel numero e sono stupende. Se tutti quelli che si stracciano le vesti contro la palme si dessero da fare per eradicare le minacce più pericolose per i nostri boschi e il nostro ambiente, la situazione sarebbe molto migliore.

Gabrigabri171 4 anni fa su tio
Risposta a Gabrigabri171
Intendevo di essere assolutamente d'accordo con il messaggio di Palme del Ticino, e stranamente il messaggio è stato messo qua, anziché sotto il messaggio citato.

vulpus 4 anni fa su tio
Era ora che si facesse qualcosa: oramai attecchisce dappertutto,specialmente nei boschi dove più nessuno se ne occupa. Tagliarle al piede, seppur problematico, permette di arrestarne la crescita o ricrescita, ma prima che la natura le smaltisca o le faccia marcire ci vogliono decenni. Non si potrebbe pensare ad una azione per i disoccupati, accompagnati dalla PC o dai militari?

Axel12 4 anni fa su tio
A me non sembra proprio! I viavai ne sono ancora pieni (vedi vivaio di palme giapponesi lungo l'A2 all'entrata di LuganoNordo o sulla tirata a St.Antonino) i giardinieri la piantano ancora largamente e cosa più assurda anche i comuni (vedi Paradiso lungolago). E gli svizzerotedeschi se vogliono possono piantarsele nei loro giardini visto che sono resistenti anche da loro.

Gabrigabri171 4 anni fa su tio
Risposta a Axel12
Il comune di Paradiso, nel suo nuovo giardino del lungolago ha piantate palme assolutamente rispettose dell'ambiente ed è uno dei pochi comuni pionieri in questo campo. Le Trachycarpus già esistenti sono trattate in modo da essere assolutamente innocue.

Axel12 4 anni fa su tio
Risposta a Gabrigabri171
No nella strada davanti al Palazzo Mantegazza sono state piantate delle Trachicarpus fortunei.

sedelin 4 anni fa su tio
esatto!

sedelin 4 anni fa su tio
Risposta a sedelin
rivolto a TI.CH

TI.CH 4 anni fa su tio
Non solo bravi ma bravissimi che hanno messo da parte il guadagno per proteggere il nostro territorio. molti dovrebbero seguire questo esempio. L confederazione dovrebbe rendere obbligatorio il divieto di vendere qualsiasi pianta non autoctona e piante invasive ( esempio il grande disastro dell'importazione del poligono del Giappone); che costano un patrimonio a estirparle e tenerle sotto controllo.

Mattiatr 4 anni fa su tio
Risposta a TI.CH
Tutto giusto tranne il patrimonio per estirpare il poligono del Giappone, difatti le radici raggiungono una profondità di 2-3 metri. Quindi l'unica maniera per estirparlo sarebbe rimuovere due metri di terra da tutto il Ticino, per poi bruciarla. Difatti io in cascina sto odiando ste piante come null'altro.

LAMIA 4 anni fa su tio
braviiiiiiiiiii era ora ma è troppo tardi. Adesso serve un azione di estirpamento delle piante che crescono nel sottobosco e L OBBLIGO A CHI IN GIARDINO O NEI PARCHI PUBBLICI NE ABBIA DI TOGLIERE LE INFLORESCENZE PRIMAVERILI.

ni_na 4 anni fa su tio
Alla buonora!

castigamatti 4 anni fa su tio
adoro la palma ticinese, molto decorativa nei nostri giardini, sempreverde e poca manutenzione.

Mattiatr 4 anni fa su tio
Risposta a castigamatti
Questo perché non ne hai mai tagliata una, che gabole :-b

Axel12 4 anni fa su tio
Risposta a castigamatti
Ma non è ticinese! Viene dalla Cina e Giappone è stata introdotta in Europa per la sua grande resistenza al freddo! Io sinceramente la detesto è ovunque e poco ha a che fare col nostro paesaggio.

centauro 4 anni fa su tio
Risposta a Axel12
Hai ragione che è di provenienza asiatica ma contrariamente a quello che si pensa non è una pianta tropicale ma si è evoluta in ambienti con stagioni fredde come alle nostre latitudini, una volta pure io le disprezzavo, mi fa piacere ora vederle ma solo se singolarmente e non in gruppi folti.

don lurio 4 anni fa su tio
In merito da anni che a livello cantonale raccomandano ai giardinieri di non piantare palme in quanto invasive sono gli svizzeri e tedeschi che amano le palme.

GI 4 anni fa su tio
un cane che si morde la coda....sono stati (e lo saranno ancora....) gli uccelli (molti dei quali protetti) ad propagare la pianta, come peraltro anche i sempreverdi.... Una lotta dunque impari....

centauro 4 anni fa su tio
Risposta a GI
Bastano i propri semi rilasciati in estate per moltiplicarsi nelle vicinanze della pianta stessa e con estrema facilità!
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