Cerca e trova immobili

ASCONALa proprietaria si ammala e il nido di Hermann Hesse schiva le ruspe

14.02.20 - 17:55
Il tutore della donna blocca il progetto edilizio quando già stava montando la protesta per l'abbattimento di Casa Gräser
Foto lettore
La casa minacciata dalle ruspe
La casa minacciata dalle ruspe
La proprietaria si ammala e il nido di Hermann Hesse schiva le ruspe
Il tutore della donna blocca il progetto edilizio quando già stava montando la protesta per l'abbattimento di Casa Gräser

ASCONA - Sulla casa dove visse Karl Graser, uno dei fondatori del Monte Verità, incombono le ruspe. O meglio incombevano fino a un minuto fa perché, è notizia fresca, non se ne farà nulla: «Il progetto immobiliare non si realizzerà più - spiega a Tio/20Minuti l'architetto Federico Peter dello Studio di Architettura Edilservice di Tenero -. L’anziana proprietaria del terreno è malata e il suo tutore ha bloccato tutto».

Colpo di scena - Come in un romanzo, forse non di Hermann Hesse che fu spesso ospite nella casetta, arriva dunque il coup de théâtre dopo che, poche ore fa, un cittadino, Giorgio Rigas, aveva lanciato l’allarme per il progetto incombente attraverso la pagina social “Salviamo Demianhaus Ascona”.  La sua “battaglia” ha preso avvio ieri, quando ha scoperto online i progetti che lo studio di architettura di Tenero aveva allestito per il sedime di 5.119 metri quadrati (valore dieci milioni di franchi). Le planimetrie già mostravano l’ubicazione delle dieci ville, che il promotore intendeva vendere ad una cifra compresa tra i 2.3 e i 3.75 milioni di franchi l’una. 

Una casetta piccola così - Dai piani non era per contro prevista la sopravvivenza di “Demianhaus”. Soldi contro cultura, una storia che sembrava ripetersi con stavolta nella parte del vaso di coccio la casetta di Gräser costruita nel 1904/05. Secondo Rigas la casa ha «la stessa importanza» del museo di Casa Anatta, della “casa dei russi” e delle altre testimonianze storiche di quella straordinaria esperienza culturale. Di più, “Demianhaus” ospitò diverse volte anche Hermann Hesse negli anni precedenti la fine della Prima Guerra mondiale. 

«Sogno un luogo aperto al pubblico» - La casa fu un punto di contatto tra artisti e oppositori alla guerra. E proprio in questi luoghi Hesse avrebbe trovato ispirazione per il suo romanzo “Demian”, scritto nel 1919. «La mia idea sarebbe di acquistarla per salvarla dalla demolizione» dice Giorgio Rigas. A spingerlo «è l’affetto che provo per quei personaggi di cultura e per ciò che rappresenta quell’edificio. Inoltre stavo giusto cercando una vecchia casetta...». Di più: «Non avrei intenzione di tenerla chiusa, ma di aprirla in qualche modo al pubblico».

Per il Cantone potevano buttarla giù - Quanto la demolizione di Casa Gräser fosse concreta è lo stesso architetto Peter a spiegarlo: «Eravamo molto vicini ad ottenere le licenze. Mancava solo una perizia del Cantone su questa casa. Ma, verbalmente, ci avevano già detto che non è una cosa da proteggere». 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

vulpus 4 anni fa su tio
Dalle fotografie si capisce ben poco se sia la stessa costruzione. Ma se effettivamente ha questo valore culturale, come mai è tenuta così male? Nessuno se ne preoccupa mai di queste situazioni, ma soltanto quando qualcuno le vuole demolire. Va benissimo teniamola in piedi, ma in modo decoroso, e con i relativi crediti.

ziopecora 4 anni fa su tio
dal punto architettonico ha la medesima importanza di un pollaio. Ora se vogliamo darci al culto della personalità dovremo mantenere, pagando un sacco di soldi, ogni stamberga dove abbia soggiornato chiunque venga menzionato nei libri di storia. Il proprietario del terreno, entro i limiti di legge, deve poterci fare quello che desidera.

centauro 4 anni fa su tio
Risposta a ziopecora
A vederla così potrà sembrare un pollaio, invece è una bella casetta che se fosse restaurata diventerebbe molto carina con un bel giardino, però vero è che con una bella mazzetta di quattrini si spiana tutto e una decina di blocchi di cemento a forma cubica monocolore stile capannoni industriali, con la benedizione di comuni e cantoni, tutto si può fare e tante tasche si riempiono!

ziopecora 4 anni fa su tio
Risposta a centauro
se ti piace, fai una buona offerta alla proprietaria, comperatela e investi un bel pacco di soldi per restaurarla. Il problema non è se a te o a me piace o non piace questo edificio o quelli che vorrebbero costruirci. Il problema è che se hai un terreno o un immobile hai il diritto di farci quello che vuoi. Per fortuna. Solo in casi eccezionali, dove prevalgono gli interessi della comunità, si possono porre dei vincoli. Ora, se in ogni luogo dove un personaggio celebre si è fermato per un cess-stop diventa di interesse culturale, nessuno potrà più utilizzare i propri beni come meglio gli aggrada. Ovviamente quello che non si deve toccare e ha un interesse culturale preponderante sarà sempre di proprietà altrui. Finche non entra in vigore l'articolo appena votato, potremmo ancora dire fare il diversamente etero con il deretano altrui.

centauro 4 anni fa su tio
Risposta a ziopecora
Se avessi la possibilità non mi spiacerebbe recuperare quel fabbricato ma non potrò mai e sarà quindi destinato alla demolizione, il problema non è il fatto che vi abbia soggiornato un certo personaggio ma è la sua destinazione, 10 casette che avranno una forma anonima, classici cubi. tanto idealizzati dagli architetti che creano delle strutture dall'apparenza industriale invece che sorridenti abitazioni. Pensare che sul proprio terreno ognuno ci fa quel che vuole non è proprio corretto, ci sono vincoli e normative, però, se io alla mia casa volessi aprire una nuova finestra o realizzare un gradevole abbaino sul tetto mi aspetterò un secco NO! ci sono dei vincoli che non lo permettono! ma se volessi costruire casermoni stile URSS allora, alla luce di un grande investimento con tanto di numeri a 6 zeri, le cose cambiano e tutto si può!!! non so se rendo l'idea.

ziopecora 4 anni fa su tio
Risposta a centauro
come tu ben dici, vi sono dei vincoli, leggi, ordinanze, etc. Queste già penalizzano non poco l'utilizzo che si può decidere di fare dei propri beni. Ma pure quando uno rimane entro questi vincoli e ottiene i permessi, ci sono quelli che, non si capisce con quale autorità, iniziano a rompere le scatole e addirittura pretendono, loro, di decidere cosa si può e non si può fare dei beni altrui. Addirittura, questo è il colmo, c'è chi pretende di imporre il suo personalissimo parere su quello che sarebbe bello o meno bello. Per me, opinabilissimo parere al quale ho il sacrosanto diritto, questo fabbricato è una catapecchia senza valore architettonico alcuno. Mentre ville molto più pregiate vengono demolite ogni giorno per far spazio a palazzine più redditizie. D'altra parte, siccome i proprietari agiscono entro i limiti delle leggi, non vedo chi e perché dovrebbe impedirgli da fare ciò che più gli aggrada.

centauro 4 anni fa su tio
Risposta a ziopecora
Nel caso in questione la situazione è come la descrivi, ciò che fa male è vedere come nel corso degli anni si nota la trasformazione del territorio urbano con edifici storici abbattuti per far spazio a inguardabili scatoloni di cemento armato che hai attribuito quali "redditizi"...e qui si riconduce il tutto al profitto!

ziopecora 4 anni fa su tio
Risposta a centauro
che dal punto di vista estetico l'edilizia che ha invaso il Ticino negli ultimi 30 fa schifo è abbastanza evidente. D'altra parte di solito la gente è sprezzante verso i profitti altrui. Mentre i propri sono sempre sacrosanti e dovuti.

Tarok 4 anni fa su tio
un pulee, altro che bene da salvaguardare

centauro 4 anni fa su tio
Risposta a Tarok
Ci vivrei volentieri io in quel pulee!!!

SosPettOso 4 anni fa su tio
"...Le planimetrie già mostravano l’ubicazione delle dieci ville..." I prezzi sono sì, da ville, ma con 5oomq di terreno si parla di casette...

centauro 4 anni fa su tio
Risposta a SosPettOso
...cubiche col tetto piatto, monocolore e anonime!

Viperus 4 anni fa su tio
Ottimo!

ciapp 4 anni fa su tio
molto bene è ora di finirla con queste imposizioni

Liberopensiero 4 anni fa su tio
La cultura cosi come la salvaguardia delle testimonianze storiche in questo cantone non sono una priorità....cemento e soldi questo quello che conta!

Rusky 4 anni fa su tio
molto bene !

sedelin 4 anni fa su tio
bene!
NOTIZIE PIÙ LETTE