Il direttore del DFE Vitta: «Siamo in contatto con l’autorità federale e auspichiamo di avere chiarezza al più presto»
Intanto in dogana regna l'incertezza. Dogane prima chiuse, poi riaperte. Doganieri in attesa di sapere cosa devono fare. E qualcuno si lascia andare: «Impensabile bloccare i frontalieri»
BELLINZONA - I frontalieri domattina potranno varcare il confine per recarsi al lavoro in Ticino? L’interrogativo non può essere al momento sciolto dal direttore del Dfe Christian Vitta sentito da Tio/20Minuti al telefono. Il responsabile dell’Economia cantonale misura le parole, anzi ci rimanda alla sua dichiarazione di stamane al notiziario radiofonico della Rsi. «È da ieri sera che siamo in contatto con l’autorità federale, in particolare con i consiglieri federali Cassis e Berset, il contatto - dice Vitta - continuerà anche quest’oggi. Ora c’è l’ufficialità di questa decisione. Per noi è importante avere informazioni sulla portata di questa decisione. L’applicazione e in particolare su eventuali prese di posizione e comunicazioni a livello svizzero. Sarà una giornata dove i contatti con l’autorità federale continueranno e auspichiamo di avere chiarezza al più presto».
La situazione in dogana - Intanto in queste ore sono diversi coloro che si stanno recando alla dogana di Chiasso per chiedere informazioni. Sia ticinesi, ma soprattutto frontalieri visibilmente preoccupati per quanto sta accadendo. La conferma arriva direttamente dai doganieri con i quali abbiamo parlato. «Le domande che ci fanno sono sempre le stesse: se possono rientrare in Italia una volta che hanno attraversato il valico svizzero, e se lunedì possono recarsi a lavorare in Ticino».
I doganieri svizzeri non hanno ricevuto nessuna comunicazione. «Siamo aperti come sempre e finché non riceviamo ragguagli in merito, continueremo così».
Prima chiudono, poi aprono - Diversa la situazione sul fronte italiano dove lo scenario appare alquanto confuso. Alle 8.30 di questa mattina i doganieri italiani hanno ricevuto l’ordine di bloccare tutti i valichi. La dogana di Gaggiolo infatti è stata chiusa. Dopo nemmeno mezzora, è arrivato un dispaccio : il blocco è da revocare, le frontiere sono aperte fino a nuovo ordine. Gli ufficiali italiani ci hanno riferito che nelle prossime ore, al più tardi nel pomeriggio, ci sarà una videoconferenza in cui verranno spiegate quali saranno le eccezioni al contenuto del decreto e soprattutto come va interpretata la frase «salvo per gli spostamenti motivati da indeferibili esigenze lavorative o situazioni di emergenza».
Che situazione si delineerà dunque nelle prossime ore? Secondo i doganieri italiani i frontalieri possono stare tranquilli, e a denti stretti ci hanno detto che è impensabile fermare 70.000 frontalieri e non ci sarà nessun blocco in base al tipo di lavoro che svolgono.